Il mio corpo vuole essere una cosa sola con il tuo,
è un senso di vuoto
che si placa solo quando ti sto accanto.
Vicino non è mai vicino abbastanza
quando si parla di te.
A volte vorrei andarmene in giro
con la tua testa sulle mie spalle,
giusto per capire cosa si prova ad essere te.
Cosa vedono i tuoi occhi?
Cosa guardi in me con quei tuoi sguardi
a metà fra il sognante e il birichino,
e l’espressione gioiosa di un bambino?
Voglio averti per intero.
Anche se non mi sembra vero.
Non importa se non vedi le cose come le vedo io,
sono qui apposta per spiegartelo.
Se i miei interessi non sono uguali ai tuoi
va anche meglio.
Amo cercare di capirti, capire cosa ti passa per la testa,
anche se tutte le volte che credo di averlo capito
poi scopro che non è vero.
Sei come un libro con una fine
che continua a riscriversi da sola,
come un essere in divenire,
un orizzonte che non riesco a raggiungere
ma che continua ad attirarmi verso di sé.
E io piccola barca in mezzo al mare
navigo verso di te incurante del pericolo
di naufragare.
Voglio averti per intero.
Voglio averti per davvero.