di Silvia Bononi
Gesù, Sofocle, Shakespeare, Lincoln, Omero, Marx, l’imperatore Adriano, Rasputin, Ungaretti, Hamingway, Galileo, Che Guevara, Garibaldi, Dickens, Lenin, Darwin, Carlo Magno, Castro. Portavano tutti la barba.
Sopravvissuti all’estenuante quanto maniacale lotta contro i peli superflui alla ricerca di corpi e volti completamente lisci – e noi donne ne sappiamo qualcosa –, gli uomini hanno ripreso a farsi crescere la barba. Di questi tempi pochi vip e personaggi di spettacolo hanno resistito a quella che ormai è diventata una moda. E come ogni moda che si rispetti… ritorna – “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. I nostri genitori e nonni hanno assistito nei primi anni ’70 all’affermarsi di barbe piene in stile Babbo Natale, con basette da record, seguite poi dai baffi e dai pizzetti, fino ad arrivare agli anni ‘90 dominati da un ideale maschile completamente glabro. In molti si sono chiesti da dove questa tendenza sia risorta – come una fenice dalle sue ceneri – tanto da scomodare persino la scienza.
Recentemente lo storico Christopher Oldstone-Moore nel suo libro “Of Beards and Men” ha dimostrato che la barba è l’esito della selezione sessuale. In poche parole, scrive Oldstone-Moore “gli uomini oggi hanno la barba perché alle nostre antenate donne piaceva”. Alla stregua di Darwin, tale teoria afferma che i tratti genetici favorevoli alla sopravvivenza e alla procreazione sono naturalmente e utilitaristicamente portati a prevalere su quelli che non lo sono, inducendo così lo sviluppo e la trasmissione di caratteristiche sessuali cosiddette secondarie – penne più colorate, corna più grosse, corpi più pelosi. Tutto ciò riecheggia vagamente la famosa teoria di Jean Baptiste Lamarck, secondo cui le giraffe avrebbero il collo lungo per il fatto di sforzarsi tutta la vita di raggiungere i rami più alti con le foglie più verdi. Gli scienziati d’altro canto ritengono questa spiegazione – seppur piacevolmente pittoresca – errata e affermano che la presenza della barba negli uomini sia da attribuire a un meccanismo di selezione naturale.
Ma alle donne, la barba, piace davvero? Alcuni studiosi sostengono che la presunta attrazione delle donne per gli uomini barbuti potrebbe dipendere dal fatto che essi siano stati storicamente più capaci di affermare il proprio primato sociale, attraendo di conseguenza un maggior numero di individui del gentil sesso – l’elenco di personaggi famosi barbuti potrebbe avvalorare questa tesi. Anche l’antropologia e la psicologia non hanno potuto esimersi dal dare le interpretazioni più disparate alla faccenda: dalle teorie freudiane che attribuiscono legate alla soppressione della libido a quelle che, invece, sostengono che abbia una funzione di affermazione sociale.
- Per apparire più maturo – o vecchio, oltre una certa età. Le donne – toy boy addicted a parte – sono istintivamente attratte dagli uomini che sono, o quanto meno sembrano, più grandi di loro.
- Per regalarsi un po’ di charm in più. La barba indubbiamente sottolinea il viso e accentua lo sguardo. Completa un look ricercato alla stregua di un bel paio di occhiali da sole o di un orologio costoso, donando quel “non so che” che semplicemente piace.
- Per dare una parvenza di maggiore saggezza. Ogni stereotipo di saggio che si rispetti porta la barba. Ciò probabilmente dipende dal fatto che biologicamente la crescita dei peli coincide con l’età dello sviluppo.
- Per apparire più misterioso. L’uomo barbuto che sa giocare bene le sue carte appare più sicuro di se stesso, avvolto nel suo manto di ignoto tutto da scoprire.
- Per rimorchiare. Un uomo con la barba ispira maggiore virilità, protezione, forza, saggezza e aggressività, ossia aspetti rassicuranti e diffusamente apprezzati dall’universo femminile.
D’altro canto un uomo con la barba è un uomo certamente molto paziente e meticoloso. Se si impegna e riesce a prendersi cura della sua barba potrebbe riuscirci anche con la sua donna.
I canoni estetici, per quanto insiti nella genetica, sono fortemente influenzati dai fattori sociali e culturali. Forse è tutta questione di statistica: più una caratteristica è diffusa, meno attrae. Quindi quando la maggior parte delle ragazze erano brune di capelli, piacevano solo le bionde. Poi la diffusione delle tinte ossigenate ha portato al prevalere delle rosse. E via dicendo. Se tutti gli uomini avessero la barba diminuirebbe il fascino che essa esercita. A questo punto, considerata la percentuale di uomini che attualmente portano la barba, dovremmo attenderci un’ulteriore inversione di tendenza.
Fonti: the guardian, ilgrandecolibrì, darwininitalia.blogspot.it, focus.it, ilGiornale, ilpost.it
Immagini:
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