Nail art: quando il troppo stroppia

Le unghie sono protagoniste indiscusse del look di una donna: considerate da molti vere e proprie armi di seduzione, accentuano la femminilità e, se ben curate, sono in grado di rendere più aggraziate ed eleganti anche le dita più tozze. La decorazione delle unghie ha origini millenarie, basti pensare alla civiltà indiana che, già durante l’età del bronzo utilizzava delle miscele di henné ricavate dalla riduzione in polvere di alcune foglie essiccate per abbellire le unghie e per arricchirle di un forte valore simbolico.

Nell’antico Egitto, poi, laccare le unghie era considerato un segno che distingueva i vari ceti sociali: le donne di bassa estrazione utilizzavano colori tenui dalle tinte pastello, via via che si saliva nella scala gerarchica, i colori diventavano sempre più intensi, fino al rosso vivo delle regine.

Nonostante già in epoca vittoriana il ricorso alla manicure fosse un fattore molto importante, è nel corso del ‘900 che la bellezza e la perfezione delle mani diventano sempre più ricercate e accessibili, creando delle vere e proprie tendenze decennali destinate a rimanere nella storia: stiamo parlando della moon manicure degli anni ’20, delle meravigliose e sensuali unghie rosso fuoco degli anni ’50, dei dolcissimi colori pastello degli anni 60, dell’elegantissima french manicure degli anni ’70, degli esuberanti ed eccentrici colori neon degli anni ’80 e degli eclettici brillantini decorativi utilizzati a partire dagli anni ’90.

Con il nuovo secolo, però, arriva in Italia una nuova moda: la ricostruzione unghie. Nata negli Stati Uniti intorno agli anni ’50, la ricostruzione unghie è una particolare tecnica che permette, tramite gel o particelle di acrilico, la creazione di un’unghia artificiale al di sopra di quella naturale, così da poter creare originali – e talvolta bizzarri – accostamenti di forme e colori, nonché aiutare a migliorare la situazione estetica di coloro che hanno problemi di onicofagia. In poche ore si può passare dall’avere delle unghie corte e mangiucchiate, a sfoggiare dei meravigliosi “artigli”, e inoltre è possibile scegliere tra le forme più svariate – dalla classica mandorla a una pipe, passando per uno stiletto, una square o una ballerina – così da rendere la mano più affusolata ed elegante; e infine è possibile – ovviamente – scegliere il colore fra un’infinità di tonalità e varianti.

Se, però, le unghie lunghe e ben curate possono essere raffinate e signorili, ciò che fa la differenza in meglio o in peggio sono le decorazioni: le cosiddette nail art. Se, infatti, qualche brillantino qua e là, qualche water decals particolare, qualche rosellina in one stroke o qualche decorazione in micropittura possono risultare gradevoli alla vista e armonizzare il lavoro, sono le ultime tendenze che fanno discutere. Per citare un esempio su tutti – forse il peggiore –, ecco la moda che sta spopolando sul web: la decorazione delle unghie utilizzando insetti morti quali scorpioni e farfalle e pezzetti di pelle di serpente. Oltre a essere esteticamente orribili e poco igienici, troppe volte ci dimentichiamo che gli animali – qualsiasi essi siano – non sono nati per soddisfare i nostri inutili capricci e le ultime oscene mode. Insomma, dalle stelle alle stalle!


Fonti

Wikipedia

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