Il 22 giugno all’Avana (Cuba) è stato firmato un accordo di pace tra il governo colombiano e le FARC (le “Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia”) in merito al futuro della cocaina. Le piantagioni hanno permesso alle FARC di finanziare la guerriglia per decenni, ma allo stesso tempo di creare l’unica forma d’economia possibile.
Anche se effettivamente risulta difficile pensare di risolvere questo conflitto secolare, il governo si è impegnato a investire nello sviluppo delle zone rurali e facilitare la trasformazione delle FARC in un partito politico che abbandoni la lotta armata ed elimini le coltivazioni sotto il loro controllo.
Ma oltre al fattore economico, perché la cocaina è così importante per i colombiani? E che legame ha con il passato?
Michael Taussig in ”Cocaina” scrive di un immaginario museo della polvere bianca situato in una regione della Colombia dove gli schiavi africani vennero deportati dai conquistadores spagnoli per ricercare l’oro a mani nude. Qui il presente ed il passato si fondono, dal momento che il periodo dell’ oro è finito, mentre quello della coca sta nascendo rivelandosi il motore dell’ economia. Ma le esposizioni permanenti rendono al visitatore l’idea dei miasmi maleodoranti che animano le paludi del luogo o l’angoscia nello sperare di trovare un chicco d’ oro per sopravvivere a quella giornata?
“Come l’oro, la cocaina è intrisa di violenza e di avidità, il suo è un luccichio che puzza di trasgressione”. L’oro e la cocaina viaggiano sulla stessa scia di morte e corruzione. Se prima interessava solo i trafficanti che ”facevano sparire’’ chi non collaborasse con loro o la concorrenza, ora anche i paramilitari e le altre strutture militari statali torturano e uccidono i contadini che a loro avviso collaborano con i trafficanti di droga.
I titoli dei capitoli rimandano al mondo naturale: acqua, calore, pioggia, vento, fulmini.. ed anche l’oro e la cocaina fanno parte di questo mondo. Essendo così carichi di trasgressione ed oggetto di desiderio sono feticci, non percepiti come semplice materia minerale o vegetale, ma come spiriti. Gli abitanti del villaggio di Santa Marìa, intervistati da Taussig, affermano che l’importanza della polvere bianca è data dal peso della storia dell’uomo che si porta dietro, come se fosse storia naturale. L’ autore vuole mettere a contrasto il valore positivo e vitale della natura, e i due elementi in questione che invece producono morte. Non si parla quindi del solito racconto sulla storia della cocaina, ma un’opera di denuncia dei tabù poco svelati e tenuti presente e l’attuale discorso sul legame tra ‘’l’oro bianco’’ e l’economia della Colombia che ne è dipendente.
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