L’universo è grandissimo, immenso, talmente tanto che non possiamo fare altro che ragionare volta per volta delle porzioni di cielo che riusciamo a scorgere grazie ai telescopi più potenti che abbiamo attualmente. Il nostro Sistema Solare, dominato proprio dal Sole, non è altro che una minuscola parte della Galassia in cui siamo, la Via Lattea.
Forse non tutti sanno che anche la Via Lattea non è che una piccola porzione di cielo nello sconfinato buio del cosmo! Come infatti tutte le stelle della nostra galassia sono legate tra di loro da un vincolo gravitazionale, così accade per le galassie, che tendono così ad formare gruppi uniti. La stessa Via Lattea possiede una miriade di galassie più piccole, chiamate galassie satelliti.
La Via Lattea e la galassia di Andromeda, la galassia spirale gigante più vicina a noi, più una settantina circa di altre galassie più piccole, formano il cosiddetto Gruppo Locale; esso è semplicemente un insieme di galassie tenute insieme dalla stessa forza di gravità. Un gruppo di galassie è un insieme di galassie che non supera le 50 unità, oltre questo numero si parla di ammasso di galassie, fino a un massimo di 1000 oggetti celesti.
Gruppi, ammassi e qualche galassia isolata formano strutture ancora più grandi, i superammassi di galassie. Il Gruppo Locale, contenente la Via Lattea, e altri gruppi e ammassi di Galassie formano il Superammasso della Vergine. Questa struttura enorme si estende per circa 200 milioni di anni luce; questo vuol dire che la luce, per percorrere tutto il diametro del nostro superammasso, impiegherebbe 200 milioni di anni.
L’Universo è così grande che si estende per una grandezza molto superiore a queste strutture pur enormi: il superammasso della Vergine, insieme ad altri enormi superammassi, formano il Complesso di Superammassi dei Pesci-Balena (o Filamento dei Pesci-Balena), che include centinaia di migliaia di galassie in una distanza stimata di 1 miliardo di anni luce.
Arriviamo così a definire alcune delle strutture più grandi possibili conosciute: i Filamenti Galattici (che comprendono i sottotipi Complessi di superammassi, Muri di galassie e Piani di galassie) segnano il confine coi grandi vuoti dell’universo cosmico.
L’universo a grandissima scala è infatti paragonabile a una schiuma, con grandi filamenti costituiti da innumerevoli insiemi di galassie e grandi regioni vuote dove c’è il nulla.
Per comprendere la vastità di queste strutture, l’unica cosa da fare è rassegnarsi; è un qualcosa che è talmente più grande di noi, che non potremo mai arrivare a intuire la reale dimensione di tutto ciò, se non per sommi capi, per riduzioni che la nostra mente deve necessariamente attuare.
Convertire l’infinito in finito, l’irreale in realtà, l’universo a mere concezioni di grandezza: unica consolazione.
Prima di lamentarci dei nostri problemi, per quanto gravi possano essere, guardiamo in alto, guardiamo le stelle; ci servirà a ridimensionarci e farci capire che non siamo nessuno, non siamo che polvere di stelle, non siamo che un granello sperduto tra i marosi del Tempo e dello Spazio.