Spesso, capita di non sentirsi in vena di socializzare e di aver solo voglia di isolarsi dagli altri o di provare una strana antipatia infondata verso chi non conosciamo bene. Sappiate che potrebbe non solo essere un fattore derivante dal vostro carattere o dal vostro umore: è una forma di autodifesa innescata da un fenomeno chimico nel nostro corpo.
Il nostro comportamento, in particolare nell’ambito delle relazioni sociali, viene regolato dal nostro sistema immunitario per mantenere sotto controllo il contatto con batteri troppo pericolosi per il nostro corpo e per evitare la diffusione di certi patogeni. Una molecola in particolare, la citochina, prodotta dai linfociti B e T, si attiva quando siamo socievoli.
Gli studi di questa molecola, attraverso gli esperimenti su dei topi e su altri animali, sono risultati sorprendenti: i topi risultavano meno socievoli tra di loro, quando la molecola veniva disattivata. La citochina, quindi, disattivandosi o attivandosi, ci permette di interagire socialmente senza rischiare di contrarre batteri o virus sconosciuti al nostro sistema. Siamo meno tendenti alla socialità e quindi più scontrosi, quando viene bloccata la citochina. È un meccanismo legato alla difesa evolutiva e abbiamo ora le prove che i nostri comportamenti nei confronti degli altri organismi e i procedimenti chimici nel nostro corpo sono connessi fra loro.
Questa scoperta, di cui sono responsabili i ricercatori della University of Virginia Health System, è molto importante soprattutto per gli eventuali passi avanti che si potranno compiere nello studio dell’autismo o di altre patologie neurologiche.