La domenica mattina
sono le cose che non ti ho detto
addormentate sotto le lenzuola,
l’odore del caffè ancora da fare,
il tuo cane sotto al letto.
La domenica mattina sono io che non mi ricordo i sogni che ho fatto,
apro le imposte sul cortile,
li cerco,
sento il rumore del mare.
La domenica mattina sei tu con la marmellata sul naso
io che mi avvicino piano,
passi di danza in pantofole,
baci in pigiama di latte.
La domenica mattina è poesia nei gesti inconsapevoli,
libri aperti alle finestre
– come i gatti e la ragazze –
un pianoforte blu,
le vie del parco.
La domenica mattina è scrivere quando non c’è niente da scrivere,
vecchie canzoni in bicicletta,
noia gentile,
lo zucchero da girare piano.
La domenica mattina sono
i miei capelli come bambini,
tu che te ne accorgi,
e ridi.
La domenica mattina è un sogno in incognito,
– sussurra –
restiamo ancora un po’.
Fonti
Crediti