“Dannati”: il male non muore mai

Facile è la discesa nell’Averno: notte e giorno è aperta la porta dell’oscuro Dite, ma ritrarre il passo ed uscire all’aria superna, questo è il problema, qui sta l’impresa.

Virgilio, Eneide, Libro VI

Si dice che la più grande paura dell’uomo sia la morte, ma se è vero che essa è solo il principio, ognuno di noi – persino la persona più razionale di questo mondo – ha costruito una propria visione dell’aldilà, dettata da motivi religiosi, ideologici e culturali, in modo tale da alleviare, per quanto sia possibile, il sopraggiungere di questo terribile male.

A questo proposito, l’eredità classica ci ha donato immense rappresentazioni della vita ultraterrena: basti pensare alla catabasi di Enea descritta da Virgilio nel sesto libro dell’Eneide o al meraviglioso viaggio allegorico compiuto dal pellegrino Dante attraverso i tre regni oltremondani. Ma se la stragrande maggioranza di noi desidera ardentemente che il Paradiso sia un immensa distesa nella quale ricongiungersi con le persone amate in vita e, per chi ci crede, con Dio, le rappresentazioni dell’oltretomba sono le più svariate.

E se l’inferno non fosse altro che un luogo geograficamente identico al nostro in cui sono confinate tutte le persone più malvagie che abbiano mai popolato la terra? È esattamente questa la visione che Glenn Cooper ha dell’Oltre, dell’inferno. Laureato in archeologia ad Harvard, il re americano del thriller storico, autore best seller sempre ai vertici delle classifiche, torna nelle nostre case con una nuova trilogia fantascientifica ambientata all’inferno: Dannati (Dannati; Dannati: La porta delle tenebre; Dannati: L’invasione delle tenebre).  Comuni delinquenti e spietati tiranni, sovrani e criminali di guerra che hanno fatto la storia sono relegati nell’Oltre: un luogo oscuro abitato prevalentemente da uomini – le donne sono poche e i bambini non possono viverci – in cui i dannati sono condannati a marcire senza mai poter auspicare alla tanto agognata pace eterna. Essi possono essere uccisi, ma non possono morire: sono condannati a soffrire per l’eternità.

A causa di un esperimento di fisica delle particelle, sono stati creati dei portali che congiungono l’Oltre e il mondo dei viventi, ed è subito caos in città. Decine di persone comuni vengono catapultate all’inferno e, conseguentemente, decine di dannati impazziti si ritrovano sulla terra. Riusciranno Emily e John – i due protagonisti legati da un forte sentimento amoroso – a salvare gli innocenti e rispedire gli spietati dannati nel luogo a loro destinato? Riuscirà il mondo a tornare come prima?

Un avventuroso e surreale viaggio nell’oltretomba in cui ci troveremo faccia a faccia con Stalin, Garibaldi, Caravaggio, Robespierre, Himmler, Enrico VIII, Cesare Borgia e tanti altri; un mondo così simile al nostro ma al contempo così diverso, in cui, seppure i dannati siano pronti a tutto pur di rendere meno atroce la loro seconda vita, esiste ancora un briciolo di solidarietà e umanità in alcuni di loro.

Un romanzo riconducibile al mito di Orfeo ed Euridice, di cui ne è una particolarissima rivisitazione, una lettura scorrevole che vi terrà con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.


Fonti

IBS

Crediti

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