È importante la pupù: screening salvavita

È importante la pupù” cantava JD in una puntata musical della famosa serie TV Scrubs, serie allegra di stampo medico dal successo mondiale.

L’attore che interpretava l’altrettanto comico migliore amico del protagonista Turk (Donald Faison) è oggi coinvolto, insieme ad altri famosi medici della TV, in una campagna pubblicitaria americana che invita i cittadini a fare un controllo annuale di alcuni parametri specchio del proprio stato di salute, come BMI (indice di massa corporea), colesterolo, pressione. Visto il funzionamento del sistema sanitario americano, che prevede il pagamento di quasi tutte le prestazioni mediche attraverso un aumento del prezzo della propria assicurazione, ad alcuni questa può sembrare una semplice manovra di marketing.

Purtroppo però esistono veramente malattie che agiscono come killer silenziosi, facendo coincidere il momento di manifestazione dei sintomi che portano alla diagnosi con una situazione già a possibile esito infausto, o comunque richiedente misure drastiche come la chemioterapia.

Esistono tuttavia metodi poco invasivi e poco costosi per individuare molti dei casi in questa fase definita “preclinica”, uno di questi è la ricerca del sangue occulto nelle feci. Per dirla con la canzone citata a inizio articolo: “Le feci non son sempre un fastidioso sconosciuto ti dicono qualcosa in più e sono un grande aiuto”.

Questo esame, purtroppo non ancora abbastanza sensibile e specifico da individuare tutti e solo i casi meritevoli di intervento, ma comunque in grado di salvare fra le 2 e le 45 persone ogni mille abitanti (dati dal Ministero della Salute) consiste nella semplice consegna alla farmacia più vicina a casa di un campione dei propri escrementi all’interno di un contenitore ivi precedentemente ritirato. Il test in Italia è offerto e consigliato vivamente e gratuitamente ogni due anni a tutti i cittadini fra i 50 e i 69 anni, vista la vasta incidenza del cancro del colon-retto (primo in Italia se si uniscono le incidenze maschili e femminili).

Purtroppo l’aderenza a questo screening fra gli aventi diritto è ancora bassa, fra il 30 e il 40%, forse anche a causa del timore dell’esame di secondo livello (anch’esso gratuito) che una positività rende necessario: la colonscopia.

Gli altri due esami di screening offerti dal Sistema Sanitario Nazionale sono riservati alle donne. Riguardano infatti il cancro alla mammella (per il quale si garantiscono mammografie, radiografie della mammella, alle donne fra i 45 e i 70 anni, con varianti di età da regione a regione) e quello della cervice uterina (Pap test, riguardante anche donne più giovani, fra i 25 e i 64 anni, anche in questo caso con variazioni regionali). Per l’uomo ultracinquantenne è invece considerata controversa la validità della misura del PSA nel sangue, indice possibile di presenza di cellule maligne nella prostata, ma anche solo di una prostatite o di una situazione a evoluzione molto lenta e asintomatica.

Se invece si vuole controllare il proprio stato generale regolarmente, beneficiando di analisi del sangue gratuite, si pesa più di 50 chili e si è maggiorenni in buona salute con meno di 60 anni, il metodo migliore, per sé e per altri, resta la donazione del sangue.


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