Jules è austriaco, colto, inesperto, sincero e premuroso; Jim, francese, sensibile, romantico, indipendente e intrigante. Si conoscono a Parigi e tra i due nasce un’amicizia profonda, fraterna, quasi spirituale e assoluta. Osservando delle diapositive mostrate da Albert, un amico di Jules, rimangono ammaliati dal volto femminile di una statua greca di pietra. Decidono di andare a vederla dal vivo e se ne innamorano. Quel viso li colpisce, il sorriso enigmatico, misterioso, le labbra carnose.
E poi una sera arriva lei. Catherine, che ha lo stesso sorriso immobile, elusivo della statua. “Avevano mai incontrato quel sorriso? Mai. Cosa avrebbero fatto se lo avessero incontrato? Lo avrebbero seguito”. Spirito indomabile, contraddittorio, impenetrabile, fragile e inarrivabile, Jules se ne innamora perdutamente e anche Jim rimane travolto da questo incontro. Ma non ci pensa e si fa da parte per l’eterno amico. Jules, Jim e Catherine cominciano a trascorrere le loro giornate insieme. Passeggiate, gite al mare, serate a teatro. Stanno bene e si divertono. Diventano indivisibili. Finché Jules, che non riesce a comprendere in tempo l’animo di Catherine, le chiede pieno di amore di sposarlo e lei imprevedibile, tradisce i suoi principi e accetta.
Scoppia la Prima Guerra Mondiale, i due amici vengono divisi e si ritrovano a essere nemici: Francia contro Austria, con la costante e agghiacciante angoscia di uccidersi l’un l’altro. Così quando Jules viene mandato sul fronte russo, sa che dovrà affrontare condizioni più dure, ma è sollevato.
Al termine della guerra, Jules e Jim riprendono a scriversi con la stessa frequenza del passato e tutto torna come prima. Niente tra loro è cambiato. Jim va a trovare l’amico che ora vive in Austria con Catherine e la bellissima bambina che hanno avuto insieme. Ma il matrimonio non faceva per Catherine e lui, a differenza di Jules, lo capì nell’istante in cui imparò a conoscerla. Li ritrova lontani: dormono in camere separate e lei ha un altro amante, Albert, l’amico che tempo fa mostrò l’immagine della statua ai due amici. Jules lo sa e sa anche che ci sono stati altri uomini durante il loro matrimonio. Ma la ama troppo, non riesce a giudicare, provare rabbia, né risentimento e tacitamente la perdonerà sempre pur di non perderla mai completamente.
E lo stesso farà Jim che, innamorato segretamente di lei è disposto a condividerla, ad accettare il suo incessante bisogno di assoluta libertà per averla almeno in parte accanto a sé. Con il tempo infatti i sentimenti che prova per Catherine diventano più forti, decisi e impossibili da nascondere e un amore breve e intenso li pervade, senza che il rapporto con Jules cambi. Perché saperla tra le braccia del suo più caro amico fa meno male rispetto a immaginarla con altri. Chiamati dal villaggio in cui vivono, i tre pazzi, ritrovano un apparente equilibrio e i due uomini fedeli al loro amore, mettono il loro destino nelle mani di lei e la rincorrono.
Ma come imprevedibile è la vita, di nuovo, si perdono, si ritrovano, si abbandonano. Catherine, oggetto della loro venerazione, loro regina cui tutto è concesso, loro grande amore, donna fatale che non conosce compromessi, vive per se stessa e con la folle passione e impeto con cui ha riempito le vite di Jules e Jim, le distrugge quando si accorge che nulla potrà tornare come prima, lasciando nei luoghi in cui hanno condiviso la felicità, solo il ricordo di ciò che sono stati.
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