di Serena Pirozzi
Caldo, ghiacciolo alla mano e musica, tanta musica: erano queste le estati che ricordo in compagnia dell’amatissimo e attesissimo Festivalbar, che ha accompagnato intere generazioni dal 1964 al 2007.
Nato dall’idea di Vittorio Salvetti, le prime edizioni prevedevano una gara tra le canzoni dell’estate, con dieci dischi inseriti nei jukebox dei bar di tutta Italia. Ad ognuno di essi era applicato un contatore che rilevava quante volte un brano era scelto, ai primi di settembre veniva decretata la canzone vincitrice. Questi meccanismi naturalmente risalgono solamente alle primissime edizioni, arrivando poi a quelle degli anni ’90 e 2000, che probabilmente la mia generazione ricorda di più.
Vittorio Salvetti muore nel 1998, subentra quindi il figlio Andrea Salvetti che cambia il sistema, permette agli artisti del momento, italiani e internazionali di esibirsi dal vivo. Cantanti e gruppi come Vasco Rossi, Ligabue, 883, Lunapop, Jovanotti, Bon Jovi, Duran Duran, Cranberries, Backstreet Boys, Hanson, si sono alternati sul palco del Festivalbar in diverse città italiane, le cui canzoni – volenti o nolenti -sono impresse nella nostra memoria.
Il 2008 segna definitivamente l’addio a questa competizione canora; dopo ben 43 anni il festival non si tenne più, ma a consolare i fan uscì l’ultima compilation con la raccolta dei brani dell’estate 2008.
A detta di Andrea Salvetti, la causa della chiusura del festival è la mancanza di risorse economiche. Già l’edizione del 2006 non riscosse molti consensi, gli ascolti furono molto bassi e i produttori individuarono come causa dell’insuccesso i mondiali di calcio, vinti poi dall’Italia, in quanto le partite coincidevano con la messa in onda della competizione sonora. Altri sostengono invece che non era più come una volta, il prodotto iniziava a non funzionare, poiché non si andava più incontro ai gusti del pubblico ma solamente a scelte di marketing.
Fatto sta che, caro Festivalbar, nessuna attuale competizione canora estiva potrà mai rimpiazzarti: sei stato unico e inimitabile.