Nel comune di Comerio, sul massiccio del Campo dei Fiori in provincia di Varese, si apre a circa 750 metri di altezza l’accesso alla Grotta Remeron.
Conosciuta fin dall’antichità, veniva considerata come un mistero benigno, in quanto dal piccolo foro fuoriusciva aria fredda molto piacevole durante l’estate. Fu Luigi Vittorio Bertarelli nel 1900 a capitanare la prima spedizione, nel buio completo, per mappare la grotta e giunse fino al primo lago interno, rinominato in suo ricordo Lago Bertarelli.
Dal suo successo nacquero altre spedizioni che toccarono i -252 metri rispetto all’ingresso principale in pochi decenni, scoprendo un altro lago, Lago Binda, e diverse sale interne. Nel 1914 avviene la prima apertura ufficiale al pubblico, ancora più facile oggi con l’aggiunta di passerelle, ringhiere e illuminazione artificiale. Inoltre l’apertura della grotta fu allargata, tra il 1914 e il 1935, dall’altezza di mezzo metro fino alla dimensione attuale di un metro e mezzo per due.
Dopo il primo impatto con la bassa temperatura della grotta –stabile sugli 8°C-, si scende su una gradinata in pietra accompagnati dai muri in pietra grezza ai due lati, mentre la luce del sole scompare rapidamente lasciando spazio, un tempo al buio totale, oggi alle luci artificiali, per ammirare la Prima Sala. Continuando la discesa fino a -48 metri dall’ingresso, si può comprendere la vera dimensione della grotta, formata non solo da stretti cunicoli soffocanti, ma anche da fresche e ampie sale. Superando la diramazione con il percorso speleologico, si raggiunge il Grande Salone, sormontato da due camini ancora inesplorati, ma probabilmente fonti del circolo d’aria che porta l’aria fredda ad uscire dall’ingresso. Durante la visita qui è possibile sperimentare il buio assoluto con l’assistenza delle guide che disattivano completamente l’illuminazione artificiale. Si viene avvolti dal silenzio, cullati dalla montagna che circonda completamente gli ospiti delle grotte.
Nella Prima Sala venne posta una madonnina donata da donna Gina Origoni Ricordi per proteggere la grotta, che fu poi rimossa per fermare il suo deperimento a causa dell’alto tasso di umidità. Ma ogni Ferragosto essa viene riportata nella sua casa sotterranea per celebrare una Santa Messa nel Grande Salone.
Dal 25 aprile 2014, inoltre, la grotta è diventata il punto di arrivo della Gromeron, corsa podistica ideata per celebrare il centenario dell’apertura della grotta inserendosi così nelle tradizioni locali che aiutano a conservare nel tempo i piccoli tesori di questi territori.
Fonti:
www.grottaremeron.net
www.wikipedia.org
www.varesenews.it
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