Non tutti sanno che le minoranze linguistiche nel nostro paese non solo esistono e hanno radici forti e profonde, ma hanno contribuito alla nascita e all’evoluzione della letteratura italiana. In particolare la letteratura greco – albanese degli “Albanesi di Sicilia”.
Essi vivono principalmente nella provincia di Palermo, dove sono giunti probabilmente nel XV per fuggire dalla dominazione turco musulmana, in seguito alla morte dell’eroe nazionale albanese Skanderberg che per decenni aveva respinto gli ottomani. Un’ulteriore ondata migratoria si ebbe tra il 1500 e il 1534. Gli arbereshe infatti dovettero evacuare di nuovo a causa dell’invasione turca. Così divennero soldati del Regno di Napoli, del Regno di Sicilia e della Repubblica di Venezia, fino all’invasione Napoleonica.
Inizialmente gli esuli albanesi professavano una fede ortodossa, ma dopo il Concilio di Trento le comunità del luogo vennero poste sotto il controllo dei vescovi latini del luogo, causando un improvviso impoverimento della tradizione bizantina. Oggi gli albanesi di Sicilia continuano a conservare una tradizione, una struttura e una liturgia di origine ortodossa, ma sono in comunione con il papa. Oltre al costante rischio di impoverimento delle loro tradizione, vi è anche il rischio della scomparsa della loro lingua d’origine. Infatti, la lingua della minoranza albanese ha subito a causa dei media, l’influenza dell’italiano e ciò comporta la paura che essa possa scomparire per sempre.
L’albanese parlato in Sicilia è comunque simile alle lingue parlate dagli altri albanesi in Italia, per esempio in Molise o in Puglia, ma non vi è un arbëreshë letterario comune a cui ricorrere. Ciò comporta che per sostituire alcune parole inesistenti nell’albanese antico si utilizzi l’albanese standard parlato in Albania. Da qui deriva la necessità di una battaglia culturale e linguistica sempre più costante. Battaglia iniziata nel 1950 con la presentazione del primo progetto di legge per l’insegnamento della lingua arbëreshë nella scuola elementare nei comuni arbëreshë della Sicilia. Le comunità albanesi di Sicilia hanno doppia nomenclatura ufficiale: in albanese e in italiano. Le comunità sono cinque e tutte posizionate nella provincia di Palermo, tuttavia solo tre paesi hanno conservato del tutto la lingua, il rito bizantino, gli usi e i costumi tradizionali albanesi.
Crediti immagine: (immagine di copertina) wikipedia, (immagine 1) wikipedia