Tristezza – Ricettario

Prendete queste parole: io sono triste.

In questi luoghi comuni sta una fetta

enorme della contemporaneità:

trovatemi in un conto di terra

le anime che condividono questa sensazione

e fatene un bel sacchetto, impilatelo quindi,

dappoi scortate le vostre sensazioni su quei volti,

date loro magari qualche grammo di felicità,

qualche altro di armonia, cantategli la nenia

dell’impiccato e chiedetegli se vogliono o meno

morire. Alla loro risposta corrisponderà un bacio

e da queste premesse inizierà la pietà.

 

di Victor Attilio Campagna 

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