L’amore,
in un uomo superficiale,
è seppellito nel suo profondo ego
che una vita in apnea,
basta solo,
a veder risalire a galla,
sulla ruvida superficie,
le mille bolle di amarezza
per averlo gettato
negli abissi
con una zavorra
di baci, parole e
dolci sguardi
derisi.
Folti i veli che accingono le fontane, tenere le sabbie dai risvolti bagnati, lotto nelle valli d’ombra, la infinita. credits
Un momento, nel mondo, di puro dolore di amore, contemporaneo, per persone distanti un giorno verrà anche il mio turno di essere […]
Squilla il telefono sento male e poco per via di un signore che suona la fisarmonica più in là. Mi vedi? (Mi […]
Il velo lucente, di nero fondente, che sfila ardente, tra le dita suadenti. Degli uomini parlammo, abissi di verbi, giochi stretti. I […]
