In faccia al fato
Innalzi
L’asilo della luce
Quando prometti
Il giorno
Fioriscono
I palmi delle tue mani
Se te lo dico
Le porti al plenilunio
Del tuo sorriso
Un fulmine bianco
Un quadrello nel petto
Di te risuonano
Pianeti di vetro
Campanelli cosmici
Hai un canto dolce
Premuto sulle labbra
Sei una ferita
Aperta nel cielo
Tra tendaggi di nubi
E riversi un incendio
Sull’orlo azzurro
Delle montagne
Dove la Città di Latte
Dorme
Cullata nella fiamma
Flessuosa
Tutto è nato
Al tocco nudo
Di piccoli piedi
Tutto è morto
Nei tuoi occhi
Spargendo
Frantumi di stelle
Sui prati della sera
Hai perso una lacrima
Sul letto sfatto
Del fiume umano
Ma sei tu e sei lì
Bianca
Rossa
Stupenda
Hai dormito
Immemore
Sui muschi
Di petrosi santuari
Più vecchi del tempo
Mentre ristavi
Accucciata
Un riso di fata
Un’ombra
Del tuo sorriso
Vagabondava
Sul giardino
Disteso
Del tuo volto
Allora guardandoti
S’intravedeva il mare
partorire dita di rosa
E luccicare d’incanto
Ora t’irradi
Rovente
Spezzi mille mondi
Esplodi così
Nelle prime ore
Come un tesoro
Dissepolto al Sole
Tutte le mani
Si sciolgono
Sul sogno
Di abbracciarti
Di saperti
Bianca
Rossa
Stupenda
di Ivan Ferrari
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