Capace di parlare della potenza della casa Viscontea, il Duomo di Milano testimonia la forza del popolo che lo ha voluto. Ed è così che nel 1386 l’arcivescovo Antonio da Saluzzo poté annunciarne la realizzazione: «I fedeli con cuore unanime intendono edificare ex novo la propria cattedrale».
Nel 1387 Gian Galeazzo Visconti costituì la Veneranda Fabbrica del Duomo, preposta alla raccolta delle risorse per l’ esecuzione delle opere strutturali, e cedette in uso alla Fabbrica le cave di Candoglia, consentendo il trasporto gratuito dei marmi. Dalla cava il marmo arrivava a Milano per via d’acqua, lungo il Toce, il Lago Maggiore, il Ticino e il Naviglio grande fino alla Darsena di Porta Genova e verso la seconda metà del Quattrocento, fino al Laghetto di Santo Stefano. Tuttavia per la realizzazione della Cattedrale, accanto al molto dei pochi, importante fu il poco dei molti. Furono sempre i fedeli, la popolazione,a sostenere l’impresa con sacrificio, donazioni, offerte e “cuore unanime”. Orefici, fornai, macellai, mugnai, prostitute, deponevano un parte del ricavato del loro lavoro per la costruzione del Duomo.
Dello scarico dei marmi si occupavano invece i Tencitt, addetti anche allo scarico del carbone e della legna che sporcava i loro volti, (da tenc bruno, scuro), rendendo quella specificità il segno di una appartenenza. Specificità e definizione che ritroviamo nei volti delle statue, dei fregi della Cattedrale, che si impongono domandando di essere riconosciuti, definiti, nominati, sebbene posti in alto, dove lo sguardo stenta a definire.
Probabilmente delle vere domande che impongono le definizioni ebbe paura Oscar Wilde che visitato il Duomo nel 1875 sentenziò così: “La Cattedrale è un terribile fiasco. Fuori il disegno è assurdo e scarsamente artistico. I dettagli super elaborati si stagliano in alto dove nessuno riesce a vederli; tutto è volgare in essa; tuttavia è un fiasco imponente e gigantesco, per la sua mole ed esecuzione elaborata.” Di quei dettagli super elaborati che si stagliano in alto, dove nessuno riesce a vederli, si fa vanto una Cattedrale che deve il suo esserci ai tanti volti reali che nessuno può vedere.