GLI AMISH: CHI SONO E COME VIVONO?

Gli Amish sono una comunità religiosa nata in Svizzera attorno al ‘500, all’epoca della rivoluzione protestante, e stabilitasi negli Stati Uniti nel ‘700.

La Nascita:
La riforma protestante, iniziata da Lutero nel 1517, vide la nascita di tre pensieri diversi, che si staccarono nettamente dalla Chiesa cattolica, con Lutero in Germania, Calvino in Francia, e Ulrico Zwingliin Svizzera.

Sopratutto in quest’ultima, si originò il pensiero Anabattista (ovvero, che rifiuta il battesimo) che più tardi diventerà Mennonita.

Gli Anabattisti furono perseguitati e sterminati dalla popolazioni cristiana, in quanto, dal punto di vista cristiano dell’epoca, non battezzare un bambino equivaleva ad esporlo al rischio di “morte eterna”; privo di battesimo, infatti, il bambino non avrebbe mai potuto entrare in Paradiso (lo scandalo che ne consegue potrebbe essere paragonabile a quello suscitato oggi se si decidesse di non vaccinare un bambino contro una malattia mortale).
Nel 1536 un giovane prete cattolico, Menno Simons, lascio la Chiesa Cattolica, che riteneva “aver perso il contatto con le radici evangeliche per perdersi dietro a storia, leggende e reliquie”.

Menno divenne anabattista e riuscì ad unificare gruppi differenti che si chiamarono, da allora in poi, Mennoniti.
Dopo circa 150 anni, un vescovo svizzero, Jacob Amman, ruppe con la chiesa Mennonita e diede origine al movimento Amish.

Nel 1720 alcuni gruppi Amish salparono per il Nuovo Mondo, più precisamente in Pennsylvania, dove William Penn, un nobile inglese, aveva fondato una comunità con l’intento di creare un nuovo modus vivendi, basato sul rispetto e sulla collaborazione tra persone differenti, “rese uguali dall’atto creativo di Dio”.

Ancora oggi la maggior parte degli Amish vive su quel territorio, anche se la più grande comunità si trova attualmente in Ohio.

Il Modus Vivendi:
La comunità Amish è basata su forti legami famigliari e su una forte identità religiosa. Ogni azione di un Amish è volta a salvaguardare la comunità

esiste una serie di regole a cui si fa riferimento, il cosiddetto Ordine, che discende da concetti dicavati dalla Bibbia, ma interpretati in modo diverso da quello Cristiano-.
Gli Amish vivono come contadini e artigiani, vivendo del proprio raccolto e del proprio lavoro, cercando di vivere in armonia con la natura e con le risorse che Dio ha fornito.
La vita in queste comunità, difatti, sembra essersi fermata al ‘700: l’elettricità non è ammessa, poiché rovinerebbe la naturalezza del creato. Non esistono automobili – si spostano con carrozze trainate da cavalli.
Anche l’abbigliamento è quello tipico settecentesco, ma nessuno porta gioielli o più generalmente oggetti che non svolgono un ruolo strettamente utile, ma che esprimono solo vanità.

La comunità si fonda sul reciproco aiuto (per il lavoro, per il denaro ecc..).
Per salvaguardare la propria integrità religiosa, gli Amish si tengono lontani dalla vita pubblica, dal governo e dalle sue regole: non votano, non prestano servizio militare, ma pagano le tasse

Il Rumspringa:
La famiglia esercita un controllo stretto sull’educazione del bambino: la formazione dei giovani infatti, è affidata solo parzialmente alla scuola, che per altro finisce all’età di 13 anni, dopo di che, i bambini apprenderanno dal parente più anziano il lavoro di falegnameria o carpenteria, nel caso degli uomini, e del cucito e del controllo della casa, per le donne.

Cessata la scuola, per i ragazzi e le ragazzo inizia il periodo di “Rumspringa”, che in dialetto Amish vuol dire “saltare in giro”: i ragazzi sono liberi di vedere “il mondo esterno”. Di mischiarsi ai loro coetanei che non fanno parte della loro comunità, viaggiano, bevono alcolici, frequentano locali, insomma sperimentano tutto ciò che è comune per i ragazzi della loro età che vivono “al di fuori.

Dopo il periodo di Rumspringa, i ragazzi possono decidere se lasciarsi allettare da gioie e perversioni del mondo moderno – ma in questo caso vengono scomunicati e non potranno più mettere piede nella comunità- oppure tornare a casa e ricevere il battesimo per entrare a far parte una volta per tutte della comunità Amish.

Il Rumspinga è un’opportunità concessa ai giovani perchè essi, una volta tornarti e una volta conosciuto un mondo totalmente diverso, scelgano consapevolmente a quale mondo preferiscono appartenere e ricevano così il battesimo che non permetterà più loro di tornare indietro.

Contro tutte le previsioni, malgrado le infinite tentazioni del mondo “reale”, si riscontra che su 100 ragazzi, almeno 80 – 90 di essi decidono di tornare a casa.

Dopo il battesimo, giunge il momento per i ragazzi di trovare un compagno e sposarsi (tutto ciò avviene molto presto, all’età di 20 anni circa).
La comunità Amish è estremamente chiusa, tanto che i matrimoni avvengono spesso tra persone imparentate tra loro (motivo per cui i casi di malattie genetiche è molto diffuso).

Il Culto:
Analizzando il culto Amish da vicino, notiamo discende direttamente dagli Anabattisti (con la differenza che però gli Anabattisti rifiutano totalmente il battesimo, mentre gli Amish lo procrastinano semplicemente a quando il soggetto avrà raggiunto maggiore consapevolezza di sé).

I punti fondamentali sono:

1) La Salvezza è un dono di Dio, che l’uomo non può “meritare”, semplicemente perchè Salvezza non è il giudizio positivo di Dio dopo la morte, è riconoscere l’opera di Dio ogni giorno, in tutte le cose.

2) Non c’è una gerarchia religiosa, il culto avviene nella piccola dimensione domestica, celebrato dal capofamiglia

3) Il Destino di ognuno è nelle mani di Dio, ma non è dato conoscerlo fino alla fine della propria vita.

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