La ricerca della felicità.
Un tema preistorico, attuale, futurista. Un evergreen.
Tutti noi, prima o poi, facciamo i conti con questa affannata “caccia al tesoro”.
Drink su drink al tavolo, con amici e parenti, per cercare di capire se esiste un oracolo in grado di svelarci qualche indizio.
In realtà, la chiave per essere felici è davvero davanti ai nostri occhi (a volte coperti da fette di salame).
Di seguito, 5 – banali ma spero efficaci – consigli per esserlo tutti i giorni, o quasi:
- Stupire. Con piccoli gesti. Perché solo gli occhi di chi viene stupito sono lo specchio dell’anima.
(consiglio valido solo per le persone che non soffrono della sindrome “aspettativa perenne”).
- Leggere. La lettura, la conoscenza, l’approfondimento dei fatti quotidiani, l’apprendimento in senso lato, l’esperienza… aprono la mente. E l’apertura mentale è impavida. Ti impone di spingere i tuoi istinti laddove non pensavi di arrivare.
- Essere curiosi. Di invecchiare, di crescere, di assaggiare cibi nuovi, di osare, di cambiare strada al mattino, di sbagliare, di diventare migliore.
- Aiutare le persone meno fortunate. Ringrazio il cielo tutti i giorni per quello che ho avuto e per quello che ho. Mi arrabbio con chi ostenta così come mi infurio per le ingiustizie. Il sorriso della persona che mi aspetta ogni mattina all’angolo della metro e che mi augura “Buona Giornata” mi ripaga della rabbia provata perché qualcuno mi ha pestato le scarpe.
- Non affidare mai a nessuno la propria felicità. Lo urlano persino i messaggi scritti con il pennarello indelebile nelle toilette pubbliche. Ma ‘sti cacchi se è vero! Siate gelosi di essa, e al massimo passate parola coi miei consigli…
Mi raccomando, fatemi sapere.