di Serena Pirozzi
La Repubblica Popolare Cinese è famosa per la ligia educazione e la disciplina che pretende dal suo popolo, partendo dai suoi impeccabili atleti olimpici fino ad arrivare alle gentili assistenti di bordo.
Quest’ultime infatti devono essere pronte a tutto, come affrontare un’emergenza o offrire al meglio l’assistenza ai passeggeri, e per rispettare questi protocolli la compagnia aerea cinese East Star Airlines ha pensato di sottoporre le aspiranti hostess ad un addestramento militare in piena regola.
I duri allenamenti, in mimetica, si svolgono presso la scuola per assistenti di volo di Chengdu, nella provincia di Sichuan, la preparazione consiste in combattimenti e prove di wrestling, esercizi a corpo libero e perfino il trasporto di tronchi di legno, il tutto condito da melma e acqua fangosa.
Non ultimo l’attraversamento di un ponte di vetro, nella provincia di Hunan, chiamato anche ponte dell’uomo coraggioso, a 300 metri di altezza. Le giovani devono camminare sulle lastre trasparenti con un foglio di carta tra le gambe e una matita in bocca, naturalmente con il sorriso stampato sulla faccia.
Le faticose imprese hanno lo scopo di temprare, rendere ligie e dotare, le gentili signorine in divisa di un portamento impeccabile. Questa inusuale formazione militare, che probabilmente ai nostri occhi appare esagerata, è una consuetudine per il governo cinese, che utilizza il “gioco del soldato” in molte altre circostanze.
Come nel caso dei ragazzi dipendenti dai videogiochi che vengono mandati dal governo di Pechino in campi di rieducazione, dove esercitazioni fisiche, marce, alzabandiera sono impiegate a scopo terapeutico e curarli “dall’eroina digitale”. Tao Ran, il fondatore della prima accademia riabilitativa, sostiene che la Cina odierna soffre di problemi sociali e psicologici; che la globalizzazione impone, inevitabilmente, sfide e una forte competitività. Pertanto come le hostess della East Star Airline, bisogna disporsi alla fatica e al sacrificio per essere migliori e all’altezza dell’incarico.
FONTI: iodonna.it, repubblica.it, ladyo.it
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