di Clara Incerpi
Chi non ha mai sentito parlare della sempre più diffusa celiachia? Al giorno d’oggi direi nessuno. Sappiamo, a grandi linee, che si tratta di una malattia immunomediata dell’intestino tenue, caratterizzata dalla distruzione della mucosa del tratto intestinale a causa di una reazione autoimmune al glutine.
Ma quanto realmente ne sappiamo e quanto invece crediamo di saperne? Ma soprattutto, l’allarmismo sempre più diffuso al primo sintomo che possa far sospettare la sua presenza è salutare?
Un articolo scritto per un blog dal nome “Piaceri mediterranei” ci aiuta a comprendere meglio la questione “celiachia” e a chiarirci le idee al riguardo.
Intanto, c’è una cosa molto importante da fare parlando di questa malattia: distinguere tra celiachia, gluten sensitivity e l’allergia al frumento. Al giorno d’oggi sembra quasi scontato ricorrere alla spiegazione “ok, è celiaco”, ma spesso la ricerca e l’analisi dei propri disturbi andrebbe approfondita maggiormente.
Secondo il Ministero della Salute, come precedentemente detto, la celiachia è “una malattia permanente su base infiammatoria dell’intestino tenue caratterizzata dalla distruzione della mucosa di questo tratto intestinale. È causata da una reazione autoimmune al glutine, proteina contenuta in alcuni cereali quali grano, orzo, segale, ecc.”.
La gluten sensitivity invece è cosa differente; scatena una reazione immunitaria innata senza danni alla mucosa intestinale. I sintomi sono simili a quelli della celiachia stessa (diarrea, gonfiore, dolore addominale, dolori articolari, depressione, annebbiamento mentale, emicrania), inoltre stanchezza, formicolio alle estremità, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, parestesie degli arti, rush cutanei e anemia. Cosa ancor più diversa è l’allergia al frumento, sia per i sintomi, sia per il tipo di reazione immunologica. Probabilmente il paziente soffrirà di mal di pancia e gonfiore, avrà aria nell’intestino, difficoltà a digerire e diarrea (raramente stitichezza). Quindi, la celiachia non è né allergia né sensibilità al glutine.
La celiachia è una malattia permanente dalla quale non si guarisce! Ciò significa che per star bene è strettamente necessario seguire la dieta senza glutine per tutta la vita. Poi ci sono i celiaci sintomatici (che presentano sintomi espliciti) e quelli, al contrario, asintomatici, ma questo non significa che uno possa ignorare il problema solo perché non si presenta esplicitamente: il danno, internamente, è il medesimo, e non va assolutamente scordato.
Per fortuna tutti i paesi, le città del mondo sono sempre più attrezzate per coloro che sono intolleranti al glutine, e questo agevola la vita di molte persone; però facciamo davvero attenzione alle informazioni che ci vengono date, e soprattutto non lasciamoci trasportare da troppe parole, spesso dette in più o per circostanza. La cosa più giusta, come sempre, è informarsi e cercare la soluzione migliore per il nostro organismo. La celiachia è una malattia sulla quale non scherzare, ma non è nemmeno il più grande dei mali.
Fonti: www.piacerimediterranei.it , www.viersano.net, Ministero della Salute
Crediti immagine: immagine copertina (www.glunews.net), immagine1 (www.viversano.net)