La neve rossa
La neve rossa è un fenomeno di colorazione della neve ad alte quote e nelle regioni polari. La sua tonalità va dal rosa al rosso a causa della presenza di organismi unicellulari.
Le alghe della “neve rossa” sono chiamate “Chlamydomonas nivalis“ e appartengono alla classe delle alghe verdi. Queste alghe, hanno un ruolo importante nello scioglimento dei ghiacciai dell’Artico perché fanno da acceleratore del fenomeno. La colorazione dal rosa al rosso è dovuta ai carotenoidi e al meccanismo di protezione dai raggi ultravioletti del sole.
Il colore rosso, assorbe il calore fornendo all’alga calore e porta allo scioglimento della neve soprastante. Inoltre, la tipica pigmentazione rossa di quest’alga, influisce sulle capacità di neve e ghiaccio di riflettere la luce del sole. Le alghe infatti, rendono “scura” la superficie della neve e contribuiscono a un maggiore assorbimento del calore.
Chlamydomonas nivalis
La Chlamydomonas nivalis è presente in tutte le Alpi ed ha una capacità di resistenza alle basse temperature infatti, si riproduce esclusivamente sotto i 10°C; la si può trovare in tutto il mondo, ad esclusione dell’Africa.
Numerosi studi continuano ad essere svolti su questo fenomeno e sugli effetti che può portare sia alla neve stessa che all’ambiente circostante.
Molte persone confondo il fenomeno della neve rossa dovuta alla sabbia del Sahara con quella del fenomeno causato dalle alghe. La differenza principale è causata dal differente modo di formazione della neve rossa. Infatti la “neve sahariana” è dovuta alla combinazione delle precipitazioni nevose con i forti venti di Scirocco che donano alla sabbia il colore rosso generando questo effetto.
Importanti studi su campioni provenienti da Groenlandia, Islanda e Isole Svalbard, hanno evidenziato come la “neve rossa” riduca l’albedo di almeno il 13% durante la stagione estiva.
Un effetto importante che deve essere preso in considerazione nei futuri modelli climatici per poter salvaguardare il pianeta.
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