Chi di noi non ha mai tirato fuori dalla custodia le vecchie videocassette Disney della sua infanzia? Mi sono resa conto, guardandole con occhi diversi , che rimango sempre più affascinata dai cattivi. I loro personaggi, a mio avviso, sono più umani, carichi di personalità e sfaccettature che potrebbero essere riscontrate anche nella realtà.
Un antagonista che viene poco spesso citato è l’arcidiacono Frollo de ”Il gobbo di Notre Dame”. La sua malvagità si incontra già nei primi 10 minuti del film quando rifiuta di prestare asilo alla donna che bussa alla porta della cattedrale più famosa di Francia causandone la morte. La motivazione che lo spinge a compiere tale gesto è il suo essere razzista nei confronti degli zingari.
Subito dopo vediamo che vorrebbe uccidere anche il neonato che teneva tra le braccia la donna perché visibilmente storpio, e viene fermato solo quando un prete gli ricorda che ” Ti sta guardando Notre Dame”. Quasimodo cresce costretto a vivere nascosto tra le mura e le grandi campane perché sarebbe motivo di vergogna per il suo tutore. Quanto spazio occupano nelle nostre vite il senso di colpa e la consapevolezza dell’ opinione altrui?
Eppure, se Ursula è pienamente consapevole di non avere nessuna intenzione di aiutare Ariel a conquistare il bel principe, e Ade sa che Erc morirà prima di raggiungere la sua Meg, Claude Frollo sembra avere la massima certezza di agire per una buona causa. Davanti ad un terrificante caminetto che ricorda la porta dell’ inferno, chiede alla Beata Maria per quale ragione il suo cuore batte per la zingara Esmeralda dicendo: ”tu sai che uomo sono io senza macchia e ricco di virtù”. Non si dà pace e non capisce perché provi allo stesso tempo odio e amore per la ragazza che, al contrario, lo rifiuta. Quando conclude la sua preghiera (così come lui la chiama) affermando ”le fiamme oppure mia”, non fa pensare a tutti i fatti di cronaca e genocidi che quotidianamente leggiamo e ascoltiamo?
Fonti: produzione intellettuale propria