La scrittura di Susanna Ciucci
Giovane, sorridente e determinata: Susanna Ciucci è una studentessa come le altre, ma con una grande passione, quella della scrittura. Susanna è autrice di storie di vita, racchiuse all’interno del suo primo libro “Disegni tra le nuvole”, edito da L’Erudita. Si tratta di dodici storie in cui ognuno può ritrovare se stesso, in mezzo al caos dell’esistenza che sembra non lasciare spazio e tempo per fermarsi e spingere lo sguardo all’insù su verso il cielo pieno di nuvole. Questa raccolta, come dice Susanna, vuole essere “quell’attimo di silenzio nel frastuono quotidiano, un momento di sospensione, in cui lasciarsi rapire da una storia, da un pensiero, da un’emozione.”
Conosciamola da vicino attraverso le sue parole in un’ intervista in cui la scrittrice si mette a nudo raccontandoci la sua storia.
Come si diventa scrittrice?
La strada dello scrittore, soprattutto esordiente, è tutta in salita. Ci vogliono tanta passione, determinazione e convinzione. Il talento è qualcosa di innato, ma la tenacia si apprende, a suon di sconfitte e porte in faccia. Del resto, la grandezza dei sogni si misura dalle energie che impieghi per realizzarli. Io credo molto in quello che faccio, perché per me scrivere non è solo un passatempo, è la mia passione più grande e vorrei riuscire a trasformarla nel lavoro di una vita.
Di cosa tratta il tuo libro? Perché lo consiglieresti ai lettori?
Il mio libro è composto dai racconti che ho scritto nell’arco di quattro anni, nati da progetti molto diversi, ma con lo stesso obiettivo: quello di donare a chi legge un attimo di silenzio nel frastuono quotidiano, un momento in cui mettere in pausa le incombenze per lasciarsi andare a un’emozione, a un pensiero, a una riflessione. I miei racconti vogliono far alzare lo sguardo, dagli impegni, dai marciapiedi d’asfalto, per riscoprire ciò che spesso, persi nel ritmo serrato della vita, dimentichiamo. Sono storie di persone comuni, in cui ognuno può identificarsi, parlano d’amore, di relazioni complesse, di ambizioni smodate, di solitudini e ossessioni ostinate, a volte subite.
Il binomio autore-editore. Quante difficoltà hai incontrato lungo il cammino per raggiungere il tuo sogno?
Come ho detto, la strada è in salita, ma non per questo bisogna arrendersi, anzi, il traguardo finale avrà un panorama ancora più bello. Ho iniziato scrivendo racconti e poesie per le antologie de L’Erudita di Giulio Perrone, partecipando a concorsi letterari e ottenendo buoni risultati. Dopo quattro anni di attese e speranze, la fatidica proposta è arrivata, seguita da una gioia immensa. Ma è solo l’inizio – lo spero – di un percorso ancora lungo e complicato.
Dove ti vedi tra dieci anni?
Il mio lato predominante, quello ottimista e sognatore, risponderebbe a scrivere per una grande casa editrice, magari anche per il cinema come sceneggiatrice e, chissà, a collaborare con l’università. Sogno troppo in grande?
Raccontaci un po’ di te e dei tuoi progetti futuri
Dopo aver iniziato il percorso accademico con una laurea triennale in Lettere Moderne e proseguito con una magistrale in Media Management, mi accingo a concludere con un Master in International Screenwriting and Production, che frequenterò l’anno prossimo, con l’obiettivo di declinare anche in forma cinematografica la mia passione per la scrittura. Amo inventare storie, arricchirle di sfumature ed emozioni, renderle profonde, dense, impattanti e poi raccontarle. Penso che la scrittura abbia un ruolo fondamentale, che va ben oltre il mero intrattenimento, quello di farsi veicolo di valori, idee e messaggi che non lascino indifferenti. Il mio sogno più selvaggio? Incidere sulla vita delle persone che mi leggono.
CREDITS