Confini non solo in Austria, ma nelle nostre menti

Quest’anno tra le scelte della prima prova di maturità si è presentato anche uno dei topic attuali: ”Significati del confine. I limiti naturali, storici, mentali”.
Ultimamente non si sente parlare che di immigrazione e decisione di uscire dai parametri dell’ Unione Europea e dunque è facile cadere nel banale e nel già detto. Dal momento che l’ argomento in questione è  vasto e meriterebbe più’ di sole 300 parole, mi limiterò a parlare di confini psicologici che si riscontrano nelle persone quotidianamente.

Non sono in discussione soltanto i confini tra etnie diverse, tra popoli in guerra, tra parti di territorio delimitati da barriere che pensavamo essere definitivamente state abbattute dopo il crollo del muro di Berlino, qui si parla anche di limiti psicologici.  Quella del Brennero non è nient’ altro che la materializzazione di un concetto mentale che pian piano sta riaffiorando nella società attuale, come se stessimo andando a ritroso nel tempo. E’ La stessa siepe che, come per Leopardi, ”dall’ultimo orizzonte il guardo esclude”.

Abbiamo paura del diverso, del lavoro che ”ci viene portato via da loro”, ma ci dimentichiamo forse della pizzeria che il nostro bisnonno ha aperto al posto di un vecchio calzolaio di New York? Sfruttiamo il prossimo per i nostri scopi fin quando non ci serve più, dopo di che lo gettiamo via come carta da macero; non cerchiamo una soluzione al problema mediando tra le due parti, ognuno pensa a sé stesso ed ai propri interessi e non appena qualcosa non funziona come vorremmo: un MURO. Dei lattanti che per far dispetto al bambino con il gioco più bello del loro glielo rompono.

C’è una linea sottile tra il tutto e il nulla. L’equilibrio tra i piatti della bilancia: da una parte il progresso, la civiltà e la tolleranza, dall’altra la barbarie, la chiusura mentale e l’egoismo. E’ più facile dire ”pazzo” piuttosto che capire quali sono stati i traumi legati alla sua infanzia, oppure definire una ragazza molto appariscente in modo volgare arrivando a cattive conclusioni, mentre invece ha solo un ottimo carisma e personalità.

Se alzassimo la testa dal nostro sentiero ci accorgeremmo della miriade di strade che si incrociano, chissà che magari una di queste conduca in un posto migliore del nostro. 

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Fonti: produzione intellettuale propria

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