Colloqui InVersi
Si aggiusta la cravatta
e mi dice:
“Mi racconti un po’
Cosa non le piace”
Mi lecco il labbro
E rispondo.
E’ cortesia, in fondo:
“Chi tira su col naso
ma non si soffia,
Chi alza la voce
o detesta la pioggia,
Chi fa l’amore senza baciare,
perché è come aprire gli occhi
e non saper guardare.
Non mi piace
il perbenismo
il maschilismo, il femminismo,
il bullismo, il razzismo,
il pessimismo, l’ottimismo,
quasi tutto ciò che è ismo.
E infido.
E infimo.
E un bacio insipido.
Non mi piace
chi mi dice che ama leggere
ma per farlo non ha tempo
Come chi dice di amare
ma non ha sentimento.
Non mi piace
Questo Paese infondato sul lavoro
dove tutti fan gli esperti di politica
ma è già tanto per loro
se san governare la propria vita.
Non mi piacciono i Re e le Regine:
io m’inchino davanti a un fiore,
anche ricoperto di spine,
e sorrido a chi ricorda il mio nome
Certe volte, si figuri,
non mi piaccio nemmeno io
a guardarmi allo specchio
o a rileggere quello che scrivo
Andrei avanti all’infinito
con l’elenco, lo ammetto,
ma qui mi fermo.
Sa ora che faccio?
Mi alzo,
prendo e me vado,
anche se non è permesso.
Sarò audace, però proseguir non voglio,
perché di parlare a una persona
che non mi guarda negli occhi
ma trascrive tutto su un foglio,
non son capace.
Non mi piace.”
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