di Luca Marzano
Milano è una città con una superficie molto estesa e spesso neanche i suoi abitanti possono dire di conoscerla veramente. Vediamo alcuni dei suoi luoghi più sconosciuti.
1 – Fontana a Pinocchio
Fu installata nel 1956 nei giardini di Corso Indipendenza. L’opera di Attilio Fagioli rappresenta Pinocchio che dopo la trasformazione in bambino osserva il corpo inanimato del burattino che aveva abitato. La scultura è stata restaurata nel 2013 in seguito ad alcuni atti vandalici che l’avevano notevolmente danneggiata.
2 – Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore
All’inizio di Corso Magenta, all’angolo con Via Luini, troviamo quella che più volte è stata definita la “Cappella Sistina” di Milano. Si tratta di un monastero di origine paleocristiana che fu completamente ricostruito all’inizio del ‘500. All’interno si trovano numerosi affreschi di scuola leonardesca e un organo del 1554.
La chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30 grazie ai volontari del Touring Club Italiano.
3 – Colonna del diavolo
A sinistra della Basilica di S. Ambrogio, i passanti possono osservare una colonna di epoca romana che presenta due fori nella parte bassa. La leggenda narra che un giorno Satana tentò di far cadere in tentazione Sant’Ambrogio, il vescovo però lo colpì con un calcio e le corna del diavolo si conficcarono nella colonna formando due buchi. Ancora oggi, qualcuno sostiene che vicino ai buchi si riesca a sentire odore di zolfo e a sentire le acque dello Stige.
4 – Il faro di Milano
Il campanile della chiesa di San Cristoforo sul Naviglio è stato per molti anni un punto di riferimento per i barcaioli che entravano in città attraverso le vie d’acqua che circondavano Milano. Appena fuori da Porta Ticinese, la Chiesa di San Cristoforo sul Naviglio rappresentava l’ultima “area di servizio” prima di entrare a Milano.
5 – Suite 105 del “Grand Hotel et de Milan”
Dal 1872 al 1901, Giuseppe Verdi scelse di soggiornare presso la suite numero 105 dell’allora “Albergo di Milano”, in Via Manzoni. In questa stanza il compositore scrisse le sue ultime opere e seguì i lavori della Casa di Riposo per musicisti che fece costruire in Piazza Buonarroti.
La suite 105 è stata conservata nello stato originale ed è possibile visitarla.
6 – Chiesa di San Bernardino alle ossa
Si tratta di un antico ossario che fu voluto nel 1268 dalla Confraternita dei disciplini, lo si può si trovare in Via Verziere nelle vicinanze del Duomo. L’ambiente è decisamente macabro poiché le pareti sono completamente rivestite di teschi e ossa che vanno a comporre figure geometriche di vario tipo.
7 – Casa di Alda Merini
Nel cuore della movida milanese, in Ripa di Porta Ticinese 47, si trova l’appartamento in cui ha vissuto l’artista milanese dal 1986 fino alla morte. Gli effetti personali e i mobili sono stati spostati nello spazio Alda Merini di Via Magolfa 32 dove è stata ricostruita la stanza da letto della poetessa.
8 – Casa 770 – Via Poerio 35
Negli anni ’40 la famiglia Lubavitcher acquistò una casa per il rabbino Joseph Ytzchok Schneerson al 770 di Eastern Parkway di Brooklyn. In seguito la casa fu abitata dal genero, il rabbino Menachem Mendel Schneerson, guida del movimento Chabad-Lubavitch e fondatore dei centri di aggregazione della comunità Chabad. La casa 770 divenne il simbolo del movimento e fu replicata in altre città nel mondo: in Italia l’unica copia si trova a Milano in Via Poerio 35.
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