Il clown è una figura eccentrica e solare, truccata in faccia e con il naso di plastica rosso, pronta a farti sorridere. Magari ci vengono in mente anche Joker o Pennywise, ma il clown di cui si parlerà qui non è un assassino o un crudele mangiabambini, tutt’altro: è un supereroe. Chi ha detto che non esistono? Forse non volano e non hanno una forza fisica sovrumana, ma esiste chi ha davvero cambiato il mondo.
Per supereroe si intende una persona che salva dal pericolo, dal male. Miloud Oukili fece proprio questo, nel remoto 1992, tra le fogne e le strade malfamate di Bucarest: salvò delle vite, le vite di bambini senza speranze che rubavano, si prostituivano o commettevano atti illegali per poter sopravvivere. Miloud ci aveva sempre saputo fare con i bambini di strada, come a Parigi. Qui, in Romania, la situazione era allo stremo, ma ce l’ha fatta. Ha sconfitto accuse di pedofilia e ottenuto premi e riconoscimenti per le sue meravigliose azioni. Parada, questa è la parola magica.
Miloud nasce nel 1972 e si trasferisce a Parigi. Presto, scopre la sua strada: le arti circensi. Si reca negli anni novanta a Bucarest e lavora come animatore in ospedali, orfanotrofi e centri per disabili.
Ma la realtà delle strade e dei sotterranei della città lo sconvolge profondamente. I bambini di strada erano soli e sperduti, cresciuti senza nessuno che si prendesse cura di loro, senza nessuno a cui importasse della loro esistenza. Dovevano sopravvivere con qualunque mezzo. A volte, anche bevendo e drogandosi. Questa consapevolezza gli spezzò il cuore, agire da indifferente non sarebbe stato un atto nobile per uno come lui.
Fu così che iniziò a insegnare loro le arti circensi, così da prepararli a mettere in scena spettacoli tra le strade e le piazze più popolate della città. Non fu semplice inizialmente avvicinarsi e ottenere la loro fiducia, ma l’impegno di Miloud nel rendersi partecipe della loro vita e nel cambiarla pian piano, allontanandoli dagli ambienti meno adatti a loro, diede i suoi frutti. Fu così che nacque la Parada, il progetto per aiutare ed educare quei bambini, che diveniva sempre più significativo e concreto. L’aiuto che diede a quegli scriccioli non fu però del tutto materiale: d’altronde, diede loro anche la speranza che avevano perso di ricevere amore, l’affetto di qualcuno che teneva a loro e alle loro vite.
Oggi, i ragazzi dimenticati di Bucarest sono ancora molti, ma la situazione è cambiata radicalmente rispetto a prima che Miloud arrivasse. Chi avrebbe mai potuto fare una cosa simile, recuperare ciò che viene comunemente considerato “feccia della società”? Forza e audacia hanno aiutato Miloud a far rinascere dalle ceneri questi bambini, insieme ad un naso rosso. Ogni vita è preziosa e nessuno merita di vivere così. Recuperarli dalla loro condizione era un’impresa da eroi che, per fortuna, esistono davvero.
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