Uno, nessuno e 7,4 miliardi

di Clara Incerpi

Siamo tutti diversi. Siamo tutti unici. Non c’è essere umano incapace di fare qualcosa di utile per l’altro; chi non ci riesce è solo per la poca volontà di agire, di cambiare.

Ogni tanto sarebbe giusto riflettere sul numero di abitanti nel mondo, quella cifra tanto lunga quanto spaventosa che afferma e sottolinea la nostra piccolezza. Non per questo noi non contiamo abbastanza, anzi. Facciamo parte di un mare vastissimo, colorato, a cui appartengono mille sfumature prodotte dalle nostre diversità che, mescolate assieme, partoriscono tonalità bellissime.

D’altronde, come si dice, tante gocce formano il mare: e così è.

Uno è un libro di Nicolò Govoni. Uno è una testimonianza di Nicolò Govoni. Testimonianza del fatto che anche chi si sente perso dentro la propria anima può trovare la strada per arrivare a quella degli altri.

Questo libro è stato pubblicato nel novembre del 2015 e merita di essere letto.

Uno è il sogno di un bambino. Un bambino che da sempre aveva voglia di evadere dalla propria vita, che sentiva quasi non appartenergli.

Nicolò ci racconta la sua fuga. Insoddisfatto e asfissiato dalla vita che lo circonda, sente il bisogno di andare e vedere il mondo con i propri occhi. Nicolò ha 20 anni, e fin da bambino si è sentito diverso. Diverso perché alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” lui rispondeva “lo scrittore!”, diverso perché le altre mamme non volevano che i propri bambini giocassero con lui. Arriva ad un punto della propria vita in cui si perde, completamente; il suo sogno di scrivere un libro si sgretola dopo la doppia bocciatura, i problemi con la legge e le plurime litigate con i cari. Afferma: “Avevo vent’anni e non ne potevo più di me stesso”.

Decide così di partire. Per permettersi il viaggio vende tutto ciò che gli appartiene e compra di nascosto un biglietto per l’India. Si unisce ad un progetto di volontariato internazionale che lo spedisce in un piccolo orfanotrofio del Sud. Da quel giorno ricomincia a scrivere.

Uno non è il racconto delle gesta di un eroe. Uno è il racconto di un viaggio, interiore anche, alla scoperta delle problematiche individuali e sociali dell’India moderna, dalla condizione femminile all’alcolismo, dall’industrializzazione ai matrimoni combinati.

Uno è un intreccio di amore, morte e fede, solitudine, inadeguatezza e felicità, abbandono, perdita, nostalgia e speranza, nella spasmodica ricerca che accomuna tanto un ragazzo di vent’anni quanto un uomo di cinquanta: la ricerca dell’identità.

Nicolò, tra le mura di un piccolo orfanotrofio del Sud, impara a conoscere i venti bambini che lo abitano, impara a conoscere Mr. Joshua, l’uomo che li ha salvati dalla strada. Poi, fra le lenzuola di un albergo lussuoso,  una splendida ragazza indiana, Nandini, insieme fatale e dannata, trascina il protagonista alla scoperta di un’India divisa tra i grattacieli e le baraccopoli della Città degli Eccessi, dove i vecchi valori si scontrano con la forza del progresso. Ciò che ne risulta è un contrasto netto. Occidente e Oriente, realtà inconciliabili, se non all’interno della mente, o del cuore. Ma soprattutto Nicolò impara a conoscere se stesso, e scrivendo questo libro si rende conto che il viaggio gli ha cambiato la vita.

È una lettura che merita, profonda, introspettiva, riesce a farti riflettere e permette alla tua mente di aprirsi. È cibo commestibile per l’anima, concime per la nostra maturità; è la giusta arma contro i pregiudizi e la chiusura mentale.

 

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