Conoscete Robert Kirkman? Se però vi dico, The Walking Dead? Forse un’idea più chiara ce l’avete: anche se non l’avete mai vista, sapete che si tratta di una serie tv su un apocalisse zombie. Ecco Robert Kirkman è il creatore di The Walking Dead, non la serie, però, il fumetto.
Creato appunto nel 2003 da Kirkman, il fumetto diventa ben presto un fenomeno di culto e si trasforma in serie tv nel 2010, con Frank Darabont (Il Miglio Verde) come produttore esecutivo (insieme a Kirkman), nonché come regista e sceneggiatore di alcuni episodi. Così, da fenomeno di nicchia, l’apocalisse zombie raggiunge le masse grazie al piccolo schermo, accompagnata al cinema da film come Resident Evil dal 2002 (e i suoi 4 seguiti) o più recentemente da World War Z. Ma non solo, perché gli zombie diventano i nuovi vampiri, e la moda si diffonde tra videogiochi, fumetti, libri, film ed anche in tv, dove fiocchano i serial.
Nel 2008 al di là della manica, in Gran Bretagna andava in onda la serie Dead Set, molto semplice ed intrigante al tempo stesso, di soli 5 episodi. Ambienta sul set della versione UK del Grande Fratello, esplora l’ipotesi: cosa succederebbe se il set di Big Brother finisse nel bel mezzo di un’epidemia zombie?
Z Nation (2014), invece, è un produzione tutta statunitense ora alla seconda stagione, con la terza in uscita tra qualche mese. Forse non la più bella, d’altronde dietro c’è la casa di produzione The Asylum, nota alla stampa USA come produttrice di film a basso costo nonché brutte copie di blockbuster, meglio noti come “mockbuster”. Ma certamente divertente, proprio per la sua natura da serie B.
Per dimostrare quanto il fenomeno sia esteso ed internazionale, vi propongo una produzione zombie che nasce in Francia. Si tratta di Les Revenants (serie poi ripresa negli USA con il nome di The Returned), dove, in un piccolo paese di montagna, alcune persone morte da qualche tempo, ritornano in vita: Camille, un’adolescente morta in un incidente d’autobus, Simon, un giovane morto suicida il giorno del suo matrimonio, Louis alias Victor, un bambino che non parla e molti altri.
iZombie, invece, è un altro fumetto, poi trasformatosi in serie tv. Pubblicato dalla Vertigo, l’etichetta della DC Comics che ospita le produzioni per un pubblico adulto, tra il 2010 e il 2012, è arrivata in tv nel 2015, ed è già alla seconda stagione (e in attesa per la terza). Liberamente ispirato al fumetto di Chris Roberson e Michael Allred, l’iZombie televisivo racconta la storia di Olivia “Liv” Moore, medico che lavora in un obitorio di Seattle dopo essere stata trasformata in zombie durante un party. Per placare la sua fame di cervelli umani, si nutre di quelli delle vittime che arrivano in obitorio. Effetto collaterale: Liv assume temporaneamente la personalità e alcuni ricordi delle vittime, il che le consente di collaborare con il Seattle Police Department, per trovare l’assassino.
Ma ora basta con gli zombie e torniamo a parlare di Robert Kirkman, che, dopo aver dato vita a The Walking Dead, non è rimasto con le mani in tasca. Ben presto, infatti, divenne un pilastro alla Marvel, scrivendo Vendicatori Divisi in Captain America vol. 4, Jubilee #1–6 e Fantastici Quattro: Nemici #1-6, seguendo per due anni Ultimate X-Men e l’intero Marvel Team-Up vol. 3, oltre che la miniserie Irredeemable Ant-Man. Inoltre, come redattore e responsabile operativo alla Image Comics, casa editrice di fumetti statunitense, ha dato vita, insieme all’artista Jason Howard, alla serie The Astounding Wolf-Man e a molte altre. Sull’onda del successo, ha anche creato (e ne è il produttore esecutivo) la serie spin-off di The Walking Dead, ovvero Fear the Walking Dead.
L’ultimo suo lavoro per la Image Comics, però, risale al 2014, quando inizia la serie di fumetti Outcast, pubblicata mensilmente (in Italia dal marzo 2015). Illustrata da Paul Azaceta, il fumetto è incentrato su Kyle Barnes, un uomo che sin dall’infanzia si è trovato costretto a fronteggiare possessioni demoniache che hanno colpito i suoi cari. Prima ancora dell’inizio della pubblicazione, però, Kirkman aveva iniziato a sviluppare una versione televisiva, omonima.
Con il fumetto già instradato, la serie tv è appena arrivata sugli schermi, con il primo episodio andato in onda il 3 giugno 2016 su Cinemax. La trama di fondo è la stessa, ma per evitare spoiler e rendere il tutto più interessante anche per i fan del fumetto, la storia televisiva si svolgerà in modo diverso da quella già raccontata su carta. Nei panni del protagonista, c’è Patrick Raymond Fugit, attore statunitense conosciuto principalmente per aver interpretato Cameron Crowe in Quasi famosi. Accanto a lui, il Reverendo Anderson, interpretato da Philip Glenister, un predicatore evangelico con problemi d’alcolismo, che prova ad indagare insieme a Kyle sulle possessioni; e la sorellastra Megan Holter (Wrenn Schmidt), che non ha smesso di curarsi del fratello nonostante i suoi tentativi di isolarsi.
Insomma, le aspettative sono alte, sia per il precedente successo di The Walking Dead, che possiamo serenamente affiancare a Breaking Bad e Game of Thrones, come serie che “se non l’hai vista devi vederla assolutamente!” o “come non l’hai vista?! Mica vivi su Marte!!”, sia per il fatto che già il 14 marzo 2016, circa tre mesi prima del debutto televisivo, è stata rinnovata per una seconda stagione. Ad essere sinceri il primo episodio non ha colpito e catturato, ma d’altronde il pilot, raramente è così efficace. Non ci resta che avere fiducia e vedere se i demoni ci piacciono quanto gli zombie…o di più?!