Nonostante Ofelia non sia personaggio centrale nel dipanarsi delle vicende Shakespeariane, é tra i piu’ discussi e studiati, forse anche per la sua capacità di ispirare pittori ed artisti che hanno voluto rappresentare su tela le opere del bardo.
Ofelia e’ una ragazza giovane, molto bella, figlia del consigliere di corte Polonio e sorella di Laerte. Essa é amata dal principe Amleto quando egli ancora era felice, prima della disillusione subentrata dopo la morte di suo padre ed il frettoloso matrimonio della madre conl fratello del defunto re, disillusione che si trasforma in sconforto dopo il sospetto che lo stesso zio abbia ucciso suo padre.
Il tratto principale di Ofelia e’ l’obbedienza al padre, caratteristica, questa, che nel sedicesimo secolo era essenziale per la reputazione di una giovane donna. La ragazza, tuttavia, e’ divisa tra l’obbedienza nei confronti di Polonio e l’amore per Amleto , e sara’ proprio questa divisione a sfociare in un tragico epilogo per la giovane. Quando il consigliere di corte chiederà alla figlia di fare da esca per spiare Amleto, per conto del re Claudio, Ofelia non avrà alcuna scelta: secondo gli usi dell’epoca la donna é soggetta all’autorità paterna (quando questa autorità ancora non appartiene al marito), e non ha piena facoltà delle sue azioni.
Quando Amleto scopre il gioco di Polonio accusa la giovane di essergli infedele, di averlo tratto in inganno, e con Ofelia crolla l’intero mondo femminile del giovane.
Per Amleto, deluso dalle due donne piu’ importanti della sua vita, quelle che avrebbero dovuto proteggerlo e confortarlo, tutto il mondo femminile diventa falso e traditore, e manifesta questo suo pensiero ad Ofelia: é l’inizio della fine tra i nostri due personaggi. Le parole di Amleto, unite alla delusione amorosa prima ed alla morte di suo padre poi, condurranno Ofelia alla follia.
Tramite il personaggio della giovane, emerge l’enorme distinzione tra i sessi che contraddistingue la cultura dell’epoca: abbiamo visto come una donna era assoggettata alle decisioni paterne fino al matrimonio ed alle scelte del marito dopo.
Anche Laerte ci mostra qualcosa al riguardo, quando mette in guardia sua sorella dei pericoli del sesso pre-matrimoniale , generando in Ofelia un senso di paura nei confronti dell’intimità con il principe Amleto. Ovviamente tali consigli sono riferiti alle donne e non sono validi per gli uomini.
“Custodirò’, in modo che possa fare la guardia al mio cuore, il significato del tuo avvertimento. Ma da parte tua, caro fratello, non comportarti come certi preti indegni, che mentre indicano la difficile strada per il cielo percorrono quella fiorita del piacere, dimenticandosi cosi’ dei loro buoni consigli.”
“Fear it, Ophelia, fear it, my dear sister, and keep within the rear of your affection
” – Non fidarti, mia cara sorella, non fidarti, e tieni la retroguardia del tuo affetto! –
Ma Ofelia è certa dell’amore di Amleto; oh sì, lui la ama!
Springes to catch woodcocks – laccioli per beccacce – dice Polonio, che ordina alla figlia di tenere a freno la sua passione, di moderare i suoi sentimenti.
Ofelia é quindi oppressa : prima da suo fratello e dal padre che le consigliano di reprime i suoi sentimenti verso Amleto, in seguito da Amleto stesso che la respinge dopo averla sedotta.
É così che la mente della giovane inizia il suo viaggio verso il mondo oscuro della follia, cui approda dopo la morte di suo padre. Da quel momento Ofelia trascorre il suo tempo girovagando e cantando una canzonetta che parla di una fanciulla che viene ingannata e perde la sua verginità dopo avere ricevuto la promessa di matrimonio.
Molti studiosi di Shakespeare sono concordi nel ritenere che l’autore tramite Ofelia voglia evidenziare l’ingiusta condizione in cui versano le donne che vivevano in epoca elisabettiana, e per fare questo estremizza le conseguenze del comportamento maschile, donandoci un ritratto struggente della giovane.
Ofelia é anche la protagonista del quadro dell’artista inglese sir John Everett Millais del 1852 che attualmente é ospitato a Londra alla Tate Britain.
La giovane é ritratta appena morta, pochi minuti prima cantava e, come era solita fare, coglieva dei fiori. Quando il quadro fu esposto per la prima volta all’accademia reale non riscosse un grande successo. Comunque, già allora la critica rimase colpita per la bellezza e l’accuratezza con cui la natura che avvolgeva il corpo della protagonista era stata dipinta. Ofelia é ritratta con le braccia aperte,come nella tradizione dei santi martiri. Alcuni studiosi hanno interpretato la posizione in senso erotico con un evidente vena polemica.
Nel ventesimo secolo il dipinto fu difeso dal pittore surrealista Salvador Dalí che in un articolo, pubblicato nel 1936, scriveva: ‘come poteva Salvador Dalí non essere abbagliato dal flagrante surrealismo dei pre-raffaelliti inglesi. I dipinti dei preraffaelliti ci consegnano Donne raggianti che sono, allo stesso tempo, le piu’ desiderabili e le piu’ spaventose che esistono.’
Nel 1906 ,il novellista Natsume Soseki spese parole di ammirazione per il dipinto in una delle sue novelle; da allora il quadro e’ molto popolare in Giappone. Il dipinto fu esibito a Tokyo nel 1998 e tuttora viene richiesto per delle esposizioni.
Al momento della realizzazione dell’opera la modella diciannovenne Elizabeth Siddal posò per Millais nello studio londinese del pittore completamente vestita in una vasca da bagno piena d’acqua. Come conseguenza la ragazza si ammalò ,e suo padre chiese all’artista cinquanta sterline per le spese mediche. Il figlio dell’autore trattò la cifra,ed i due si accordarono per un compenso inferiore.
Probabilmente il signor Siddal avrebbe chiesto molto di più se solo avesse saputo che oggi il quadro é valutato circa trenta milioni di sterline!