Tra le mete molto diffuse e amate da tutti i turisti del mondo Amsterdam è sicuramente una delle più gettonate: tra i canali, le bici, i tulipani e i caffee shop, non le manca proprio niente. Ma cosa guardare quando si arriva là? Le opzioni sono davvero tante e tra il museo dei diamanti, quello di arte moderna, quello di Van Gogh e chi più ne ha più ne metta, presto il tempo di tornare a casa si avvicina e ci accorgiamo che abbiamo dedicato poco tempo all’esplorazione a piedi per le strade della città.
Ormai di guide su Amsterdam ne hanno fatte molte, ma solo poche consigliano qualcosa di particolare, pieno di storia e che si vede in poco tempo, come Begijnhof, il cortile delle Beghine. Le beghine eranomembri di associazioni religiose al di fuori della struttura della chiesa, che si dedicavano ad una vita monastica (ma senza prendere i voti) e il loro scopo era aiutare i più bisognosi, gli anziani e i malati.
Begijnhof fu fondato da una confraternita di beghine ad Amsterdam nel 1346; lo si trova a Spuistraat, nel centro di Amsterdam, dietro ad una porticina quasi anonima che si apre su un’oasi di pace formata da un cortiletto con al centro una chiesa e tutto circondato da 47 case dalla tipica architettura olandese risalenti al XV secolo.
Tutte le case sono state accuratamente restaurate con un’attenzione particolare anche al colore dei mattoni, cotti e scuri, o ai piccoli dettagli, come la campana in ottone, la porta con la scritta all’antica e i caratteristici zoccoli di legno dove fioriscono le begonie.
In questo cortile al numero 34 possiamo trovare la Houten Huis, la casa più antica di tutti i Paesi Bassi, che risale al 1465, e al numero 29 la Begijnhof Kapel, la chiesa clandestina dove le beghine si ritrovavano a pregare, poi confiscata dai calvinisti ma ancora oggi in uso.
Il successo di questi posti è soprattutto dovuto alla sproporzione delle donne rispetto agli uomini, causata da guerre e pestilenze, che le costrinse a riunirsi ed ottenere l’aiuto di ricchi benefattori. Purtroppo, però, esse spesso cadevano in sospetto di eresia a causa della loro interpretazione letterale del testo biblico.
Oggi Begijnhof è invece un centro turistico per lo più abitato da signore anziane e da studenti, entrambi in difficoltà economiche; l’ultima beghina rimase a vivere lì fino al 1976.