La tecnologia Dolby venne utilizzata per la prima volta nel 1971, con Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Da allora la società ha continuato a fare passi avanti, divenendo ad oggi la società leader nel settore delle tecnologie audio, anche per uso domestico.
Risale all’aprile 2012 la presentazione al grande pubblico del “nuovo” sistema audio dall’altisonante nome di Dolby Atmos, presentato nel Dolby Theatre di Hollywood durante la prima del film Pixar Brave. Ma in cosa consiste, alla fine, questo nuovo sistema?
Non posso certo definirmi un feticista della tecnologia, quindi, per non impelagarmi in un oceano di sigle, numeri e dati in cui le mie carenze tecniche si farebbero sentire, la farò breve e concisa: il Dolby Atmos rappresenta un importante passo avanti nella costante ricerca di immersione. Se i sistemi precedenti si limitavano a diffondere il suono dai lati e dietro allo spettatore, aggiungendo degli altoparlanti anche sul soffitto Atmos riesce a rendere perfettamente anche i suoni provenienti dall’alto, come gli scrosci di pioggia o il passaggio di un aereo. Immaginate, sempre per semplificare, che i suoni possano essere “posizionati” in uno spazio di 360° attorno a voi, come una mosca che, girando e rigirando, arriva a volare a due centimetri dal vostro orecchio, per poi saettare via in qualsiasi direzione. Al posto delle canoniche tracce audio, si parla per Atmos di “oggetti audio”, elementi manipolabili a piacimento in fase di post-produzione.
L’obiettivo principale è, chiaramente, quello di aumentare l’immersione, ma chi può escludere che, nelle mani di qualche regista con il pallino per la sperimentazione, il Dolby Atmos non possa diventare un nuovo mezzo espressivo, simile all’introduzione del colore o del sonoro?
La prima sala italiana ad adottare il Dolby Atmos è stata quella del Multicinema Hollywood di Gela, a cui si sono presto aggiunti, tra i più importanti, due multisala di Roma (Parco Leonardo e Roma Est), il Multisala Ciaky di Bari, l’IMG Cinemas Candiani di Mestre. L’ultimo in ordine di tempo è il cinema Arcadia di Melzo, che, nella sua sala Energia, ha installato il più potente sistema Atmos attualmente esistente al mondo.