Nadia si è laureata in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano e vive a Londra da settembre per completare il suo percorso di studi.
Cosa fai/farai qui a Londra?
Studio Advertising al London College of Communication. In teoria sto prendendo un Master Of Arts, che corrisponde alla specialistica italiana.
Cos’hai fatto precedentemente? Dove e, se è riesci a spiegarlo, perché?
Mi sono laureata a luglio 2015 al Politecnico di Milano in Design della Comunicazione. Ho sempre avuto una passione per il lato pratico dell’arte, sebbene non sia mai stata una disegnatrice provetta. Sono sempre stata più interessata alle arti digitali come la fotografia digitale o la progettazione grafica. Per questo ho scelto il Poli piuttosto che l’accademia di belle arti. Ho una mente piuttosto razionale e mi piace l’idea di poterla mescolare con la sensibilità creativa che fa parte del mio carattere. Ho iniziato ad appassionarmi alla pubblicità circa tre anni fa perché credo sia la disciplina che meglio riesca ad unire queste due “anime”: ci vuole strategia e ricerca, ma i risultati devono essere presentati in modo creativo.
Perché hai deciso di spostarti a Londra?
Prima di tutto volevo fare un’esperienza di respiro internazionale. Il Poli mi ha dato tantissimo, ma in cambio ha anche preteso molto. Avevo bisogno di capire come si studia design e comunicazione in altri paesi EU. Ho scelto l’Inghilterra perché studiare pubblicità qui e adesso significa essere al posto giusto nel momento giusto. A prescindere dal fatto che in Italia ci sono pochi master così specifici e avanzati, qui si ha la possibilità di sperimentare di più in ogni forma di comunicazione.
Pensi che l’Italia avrebbe potuto fare di più per te?
Essere un po’ meno tradizionalista forse
Conosci la città, se si, da quanto tempo?
Beh adesso vivo qui da 9 mesi, diciamo che mi sono decisamente ambientata ormai (fidatevi, trovare un cinema in cui paghi meno di £6 è una cosa da locali). In ogni caso l’ho visitata molto spesso durante il liceo.
Cosa pensi succederà con il referendum di giugno sul possibile Brexit? Influenzerà il tuo lavoro in qualche modo?
Sinceramente non lo so. Credo si tratterà di un problema di visto principalmente e questo vuol dire, in pratica, lungaggini burocratiche. Ma a parte questo sento che a Londra quasi tutti preferiscono rimanere all’interno dell’EU. Cosa succede nel resto degli UK? Non lo so.
Hai mai pensato di rimanere a Londra a discapito delle tue aspettative di lavoro/crescita personale?
No. Londra è stupenda ma non è La Città per eccellenza per me.
Vuoi tornare in Italia prima o poi? Perchè?
Beh si, Milano è casa mia e sto facendo questa esperienza proprio per tornare arricchita.
La parola intraducibile dall’italiano all’inglese? E viceversa?
Essere impegnato, nel senso di avere una relazione: in inglese puoi avere un “boy/girlfriend” oppure essere engaged, la cui traduzione letterale è essere fidanzati ufficialmente. Niente vie di mezzo.
Al contrario…penso chill: la traduzione letterale è calmarsi, rilassarsi, ma in realtà è più un modo di essere.