Il rock satanico

Sono passati i tempi in cui la musica era un giradischi in sottofondo: ormai la generazione di oggi respira musica e ciò la rende importantissima e parte di ogni nostra azione quotidiana. Tuttavia ci sono certi tipi di musica che nei loro testi lanciano messaggi violenti che invitano all’autodistruzione: parlo di ciò che è comunemente conosciuto come rock satanico.

La storia di questo genere musicale inizia con i Beatles, che sulla copertina del loro album “Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band” mettono una serie di personaggi amati, tra i quali spicca Aleister Crowley, occultista inglese riconosciuto come padre del satanismo moderno e famoso per aver vissuto la sua vita senza regole morali né limiti. Successivamente, la situazione peggiora con Jimmy Page, il chitarrista dei Led Zeppelin, che sostiene le dottrine di Crowley e ne è tanto affascinato da collezionare molti degli oggetti personali dell’occultista e trasferirsi nella sua casa. Inoltre i Led Zeppelin sono stati il primo gruppo rock a mettere simboli satanici sulla copertina di un disco.

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Il satanismo diventa veramente esplicito negli anni Ottanta e Novanta con la corrente del Black Metal, che è caratterizzata da un suono distorto, dall’uso della doppia cassa e da un canto in scream (raschiato e alto, che ricorda un urlo di rabbia) e si avvicina anche a temi come il nichilismo, la misantropia e la morte con i suoi misteri. Il chiaro invito a togliersi la vita perché questa è triste e non vale la pena di essere vissuta compare in numerosi gruppi: palese esempio ne è Suicide Solution di Ozzy Osbourne. Persino i loro concerti sono particolari: spesso richiamano rituali con teste di animali impalate e componenti della band cosparsi di sangue che lanciano sul pubblico pezzi di carne, come nel caso dei gruppi Mayhem e Gorgoroth.

I cantanti Black Metal sono spesso vestiti di nero, con croci invertite, bracciali inchiodati e simboli esoterici, ma l’elemento caratteristico è quello del body-paint, una pittura bianca con cui sono soliti ricoprirsi la faccia. Il leader della band Deicide, Glen Benton, si è fatto bruciare una croce rovesciata (tipico simbolo che rappresenta l’Anticristo) sulla fronte e a causa di ciò gli è rimasta permanentemente la cicatrice.

Sweden_Black_metalSulle copertine dei dischi spesso figurano immagini blasfeme e anticristiane: Gesù viene spesso rappresentato martoriato, dilaniato o, peggio, in decomposizione sulla croce e, sebbene ognuno sia libero di ascoltare/cantare/vestirsi e, soprattutto, credere in ciò che vuole, iniziano a nascere dei problemi quando dalle semplici canzoni si passa agli atti. Molti fatti di cronaca (anche in Italia) hanno dimostrato come i messaggi lanciati dai cantanti vengono recepiti e messi in pratica da alcuni giovani che commettono profanazione di tombe, incendi di chiese, omicidi e suicidi.

Per quanto questa sia comunque musica, quindi una forma d’arte e rappresentazione di sé, quando essa smette di essere tutto ciò e diventa istigazione alla violenza?

Credits: copertina, im1, im2

 

 

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