Waking Life e il fascino dell’onirico

Se avete voglia di passare una serata impegnando la vostra mentre tra filosofia e scienza, tra sogno e realtà, Waking Life è il film che fa per voi. In questo film d’animazione (che trovate completo in italiano anche su youtube), il registra statunitense Richard Linklater si è sbizzarrito a creare un sistema di scatole cinesi avvolte costantemente da un’atmosfera onirica e allucinatoria. Il prodotto finale è qualcosa dall’effetto straniante, difficile forse da apprezzare una prima volta, ma sicuramente affascinante per i temi che vengono affrontati.

 

Non cercate di trovarvi una trama e non aspettatevi un film dai ritmi veloci e incalzanti: il tempo è quello di un sogno fatto di molteplici scene, dove di volta in volta il protagonista interagisce con personaggi che sentenziamo su tutto, da Dio all’evoluzionismo, dalla neurobiologia alla società. Il filo conduttore può essere forse riconosciuto nello scavo che viene condotto nella mente umana e nei suoi processi.

La parte più affascinante rimane quella legata al rapporto tra sogno e veglia. Nel sonno viene meno la differenza tra percezione reale e ricordo di quella percezione, motivo per cui avvertiamo come vero ciò che sogniamo fintanto che perdura lo stato di sonno. Il protagonista scopre inoltre l’esistenza di onironauti, vale a dire di sognatori che sono in grado di vivere i propri sogni in uno stato di lucida intenzionalità: costoro possono modificare gli eventi di un sogno e attuare possibilità che normalmente ci appaiono precluse, da momento che tendiamo a percepire l’attività onirica come qualcosa che si subisce, senza possibilità di iniziativa.

280541385_99b94e5385_zUn appunto merita la tecnica di animazione, il cosiddetto rotoscoping: un filmato precedentemente registrato su pellicola viene proiettato su un supporto traslucido, dove i diversi fotogrammi vengono poi ricalcati o disegnati. Questa tecnica può fornire maggiore realismo ai film d’animazione, ma può anche essere impiegata per un effetto di straniamento: è questo il caso di Waking Life, dove le figure oscillano e si deformano costantemente. Un tratto minimale e astratto che riproduce l’instabilità propria dei sogni, ma che rende parimenti difficile seguire con attenzione lo svolgersi dei discorsi tra personaggi, dal momento che si viene distratti dal continuo muoversi delle figure. Armatevi dunque di pazienza e buona visione!


 

 

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