Come reagireste se vi svegliaste da un iper-sonno centenario e scopriste che la nave spaziale su cui vi eravate imbarcati è dispersa nell’universo? Di questo tratta Pandorum, film del 2009 diretto da Christian Alvart.
Ci troviamo nell’anno 2174; il pianeta Terra, ormai sovrappopolato, è prossimo al collasso e, a seguito della scoperta del pianeta Tanis, del tutto simile al nostro, gli umani si preparano per il viaggio più lungo verso la loro nuova casa.
La nave Elysium, una sorta di immensa Arca di Noè, trasporta circa 25.000 passeggeri tra civili e personale confinati nell’iper-sonno, per garantire la loro sopravvivenza nel viaggio di 125 anni tra la Terra e Tanis.
In un momento imprecisato del viaggio, il caporale Bower e il tenente Payton vengono risvegliati a seguito di una procedura di emergenza, che causa loro una parziale amnesia. Ben presto si rendono conto che l’accesso al ponte di volo e agli altri settori è bloccato a seguito di un malfunzionamento nell’alimentazione del reattore della nave, che causa sovraccarichi continui al sistema. Bower si incarica di trovare un’uscita, e mediante i condotti di aerazione, raggiunge i settori adiacenti.
La nave sembra completamente deserta, come se l’intero equipaggio fosse sparito, ma non è così. Bower viene attaccato da creature umanoidi dall’aspetto bestiale, più veloci e forti di un comune essere umano, che sembrano utilizzare i settori della nave come zona di caccia. Dopo una fuga rocambolesca, Bower incontra una superstite della squadra di ricerca tedesca di nome Nadia, che sembra essersi svegliata mesi prima di lui e completamente adattata all’ambiente ostile. La teoria di Nadia è che le bestie sulla nave altro non siano che i passeggeri mutati da un enzima iniettato nelle loro crio-capsule durante il viaggio.
Incontrando a loro volta altri superstiti, scoprono che il Caporale Gallo, inizialmente incaricato di condurre la Elysium su Tanis, ha ucciso i suoi luogotenenti per prendere il controllo della nave; tutto ciò è stato provocato dalla sindrome di Pandorum (oggi nota come Sindrome Orbitale Disfunzionale), che causa l’esaurimento nervoso degli spazionauti, provocando tremori, prurito, paranoia e allucinazioni. Rimasto da solo a comandare la nave, Gallo ha risvegliato i passeggeri dall’iper-sonno, costringendoli a darsi la caccia a vicenda per sopravvivere. Tornato nella sua capsula dopo diversi anni, Gallo ha abbandonato gli pseudo-umani al loro destino, permettendo che si tramandassero il gene mutato per generazioni, fino a divenire la “troglo-fauna” che infesta la nave.
Riacquistata la memoria e riparato il reattore, Bower torna con i sopravvissuti verso il ponte di comando dopo un lungo inseguimento coi mutanti. Il suo obiettivo è raggiungere il tenente Payton, poiché ritiene che si possa trattare dello stesso caporale Gallo, sotto mentite spoglie.
Pandorum è un lungo viaggio nei meandri della mente umana. Rende partecipe lo spettatore delle paure del caporale Bower durante le sue peregrinazioni nei corridoi deserti della nave Elysium, proiettando gli orrori di un mondo senza più leggi né controllo, in cui un uomo solo può diventare Dio e assoggettare l’umanità al suo volere.