Henriette D’Angeville: la fidanzata del Monte Bianco

“ Alla cima! Alla cima!” Sono le 13.25 del 3 settembre 1838 quando, all’età di 44 anni, la contessa francese Henriette D’Angeville raggiunge la vetta del Monte Bianco. Si tratta della prima donna che ha scalato con le proprie gambe i 4810mt della vetta d’Europa. Prima di lei ci aveva provato solo Marie Paradis, partita da Chamonix, ma arrivata in cima in stato semicosciente e portata a spalle dalle guide.

Henriette nasce in Borgogna nel 1794, in pieno Terrore Rivoluzionario. Successivamente si trasferisce con la famiglia a Lompnes, nella Francia sud-orientale e, fin dalla prima infanzia, il profilo maestoso e misterioso del Monte Bianco la affascina. Il desiderio di scalare le vette, la sua indipendenza e temerarietà la conducono a cimentarsi nell’alpinismo, campo in cui le donne erano un’eccezione.

Nell’estate del 1838, Henriette ha maturato una certa esperienza alpinistica e, dopo aver ricevuto la benedizione del parroco, parte con sei portatori e altrettante guide, capeggiate da Joseph-Marie Couttet, colui che per primo aveva aperto la via di accesso Al Monte Bianco di Courmayeur.
imageLa spedizione parte alle 6 di mattina del 2 settembre da Chamonix, Henriette porta con sé lunghi bastoni ferrati per sorreggersi, corde pesanti , scale in legno per superare dislivelli e crepacci e veste calzoni a sbuffo da uomo.
I primi metri di scalata procedono senza problemi, mentre al Dôme de Goûter, un picco di oltre 4300 mt, il freddo si intensifica e la via si fa sempre più accidentata. Henriette rischia la vita attraversando un ghiacciaio, la fatica è sempre maggiore, è costretta a fermarsi più volte per riposare ma non si arrende e una volta arrivata in cima si fa sollevare dalle guide per essere ancora più alta della vetta.

Rientrata a Chamonix viene accolta con euforico stupore, le gazzette dell’epoca la soprannominano “ La fidanzata del Monte Bianco” e lei stessa racconta la sua esperienza attraverso interviste, illustrazioni e pubblicazioni su riviste ma questo non la farà mai diventare veramente famosa.

Passati i mesi e gli anni si perde il ricordo della sua straordinaria impresa. La contessa muore nel 1871 a Losanna, solo aver compiuto l’ennesima impresa alpinistica: la scalata dell’Odenhorn, un’enorme massa ghiacciata alta circa 3000mt, alla veneranda età di settant’anni.

Credits: copertina, im1

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