Gruppo musicale formatosi a Bologna agli inizi del nuovo Millennio, gli Oblivion hanno conquistato il pubblico sui social – con il loro canale YouTube qui -e ci hanno fatto di nuovo innamorare con gli spettacoli del tour “The Human Juke-box”, che ha toccato anche il Teatro Leonardo – della rete Manifatture Teatrali Milanesi (qui) – di Milano. Grazie alla loro simpatia e alla grandissima irriverenza, lo spettacolo è stato fin da subito memorabile: dall’esilarante mash-up di soli 5 minuti, contente le 66 canzoni – alcune più iconiche di altre – vincitrici del celeberrimo Festival del Belpaese, alla rilettura su diversi toni comici – l’evoluzione di immagine e di voce – del giovane trio italiano nel mondo, il Volo. Ma sono solo queste le costanti di una scaletta che si scrive insieme al pubblico!
All’inizio dello spettacolo, infatti, ci viene chiesto di lasciare il nome di un cantante in una boccetta di vetro, creando così un ventaglio di scelta davvero ampio e permettendo al caso di decidere quali canzoni definiranno la serata, a partire da un ricchissimo repertorio già pronto o ammiccando al nostro desiderio di sentirli giocare con le parole e con le espressioni della loro libera – e improvvisata – interpretazione, diventando nostri complici di un gioco che è durato circa due ore, comprensivo di due bis.
Perfetti sotto tutti i punti di vista e una menzione speciale – così come anche loro hanno fatto notare – a Clara Maselli, che tiene alta la prestazione del gruppo in vece di Francesca Folloni – della formazione storica con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli -, ora in maternità, e un plauso anche alla regia – straordinario il movimento e il cambio di luci e colori – di Giorgio Gallione.
Purtroppo le date dedicate alle serate milanesi finiscono con il mese di Maggio, ma la loro tournée continua a Roma al Teatro Sistina e, se i miei venticinque lettori avranno la fortuna di trovarsi nelle vicinanze, consiglio caldamente lo spettacolo – gustosamente parodistico- degli Oblivion.
Qui sotto riproponiamo la loro versione dei Promessi Sposi – in 10 minuti.