Prima dei videogiochi, nacquero i librigame, un genere unico nella storia letteraria e purtroppo ormai scomparso.
Perfetta via di mezzo tra la letteratura e i giochi di ruolo, si presenta come un libro da leggere in solitudine, ma la lettura è mediata da un personaggio che il lettore delinea con doti o incantesimi particolari tra quelli indicati dal libro, diversi in base al genere. La lettura non procede in modo lineare, ma il testo è suddiviso in paragrafi numerati -di circa metà pagina- alla fine dei quali il lettore è chiamato a fare una scelta che può essere molto libera -come svoltare a destra o a sinistra- oppure condizionata dalle caratteristiche del personaggio. La trama procede così in base alle scelte del lettore, che possono portarlo alla soluzione oppure alla prematura fine del proprio personaggio, che è dolorosa come fosse la propria. La possibilità di scelta favorisce un’identificazione spontanea e veloce con l’eroe e un coinvolgimento simile ai giochi di ruolo.
Il librogame è forse l’unico genere ad essere stato prima ipotizzato in un romanzo e poi realizzato alcuni decenni dopo. Nel 1941, Jorge Luis Borges in Esame dell’opera di Herbert Quain, nomina un libro fittizio diviso in tre parti con due possibili finali ciascuna, che darebbe quindi nove finali differenti. Dalle sperimentazioni letterarie degli anni ’60 nascono alcuni libri detti Letteratura ad albero, molto semplici e con fini non necessariamente letterari. Lo psicologo comportamentista B. F. Skinner ipotizzava che potessero sostituire l’insegnante: alla fine del paragrafo lo studente doveva scegliere una risposta tra alcune, se era corretta proseguiva, altrimenti giungeva ad un altro paragrafo che spiegava il motivo del suo errore.
Alla fine degli anni ’70 Tracker e Packard sperimentano storie con più filoni narrativi, raccolte nella collana Choose Your Own Adventure (CYOA), che porterà negli anni ’80 questo genere al massimo successo.
La collana CYOA arrivò parzialmente in Italia con il nome Scegli la tua avventura di Mondadori, ma furono le edizioni E. Elle a coniare il nome librogame. In un decennio vennero scritti librigame di vario genere –soprattutto fantasy e fantascienza ma anche storici e gialli- . Purtroppo all’inizio degli anni ’90 il genere perse popolarità.
Oggi è un genere quasi sconosciuto tra i giovani, ma forse se vi avventurate in soffitta, tra i libri dei vostri genitori, potreste trovare qualche esemplare di questi capolavori.
Foto scattate dalla stessa autrice