DOVE – Libri Liberi è la libreria di via San Petronio Vecchio 57 a Bologna. La fondatrice è Anna Hilbe: “volevo che la cultura tornasse a circolare, al di là delle leggi del mercato”.
COME – Una libreria gentile, in cui i testi sono gratuiti, purchè non se ne portino via più di tre. Nessun obbligo di riconsegna né di donazione: tutte le spese, tra luce e affitto, sono a carico della Hilbe. “E’ una questione pratica – spiega Tina Mucci, volontaria a Libri Liberi per via della sua passione per la letteratura – abbiamo circa 1.800 volumi qui, e per rimanere sempre forniti facciamo in modo di regolamentarne l’uscita”. La libreria sopravvive grazie a donazioni spontanee, tra chi svuota casa, chi non sa che fare di vecchi classici o chi semplicemente crede che i libri, una volta letti, abbiano diritto a nuova vita.
COSA – Libri Liberi all’epoca dell’apertura, due anni fa, era un luogo di ritrovo per pochi appassionati. Oggi, grazie al passaparola sui social network, è diventato un luogo molto affollato: giovani e meno giovani, bolognesi e turisti si districano tra saggistica, dizionari e libri per bambini, romanzi e volumi di storia, religione, cinema, sociologia e politica. Stefano Benni, Isabel Allende, Lew Wallace, Banana Yoshimoto, Umberto Eco. Tra classici ed opere di nicchia, c’è anche una sezione in lingue straniere, “ed è un piccolo viaggio intorno al mondo – racconta la Hilbe – dal francese al coreano”.
“La nostra regola è semplice – annuisce Anna – in questa libreria i libri non si vendono né si comprano. Passano dalle mani di chi li ha letti a quelle di chi desidera leggerli”.
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