La fine del mese ci regala un album attesissimo: The Ship, l’ultimo progetto in studio di Brian Eno, sarà disponibile dal 29 aprile, edito da Warp Records. Il musicista britannico approda a quest’ultimo progetto in occasione della cura di un’istallazione a Stoccolma, da cui è partita una più ampia riflessione in merito al destino – a quanto pare non coincidente – dell’uomo e delle sue vicende sul nostro pianeta.
“A livello musicale ho voluto fare un disco di canzoni che non dipendesse dalle normali basi della struttura ritmica e dalle progressioni di accordi, ma che permettesse alle voci di esistere nel proprio spazio e tempo, come gli eventi in un paesaggio. Ho voluto inserire eventi sonori in uno spazio libero e aperto. Uno dei punti di partenza è stata la mia passione per la Prima Guerra Mondiale, quella straordinaria follia trans-culturale che è nata da uno scontro di hybris tra imperi. È successa poco dopo l’affondamento del Titanic, che per me è il suo analogo. Il Titanic era la nave inaffondabile, l’apice del potere tecnico umano, creato per essere il più grande trionfo dell’uomo sulla natura. […] Stavo pensando a quei vasti campi di terra agonizzante in Belgio durante la Prima Guerra Mondiale e l’immenso e profondo oceano dove il Titanic affondò, e a quanta poca differenza fece tutta quella speranza e delusione umana. Esse persistono e noi passiamo in una nuvola di chiacchiere.”
Per ora è possibile ascoltare in anteprima The Ship, il primo brano dell’album: 21 secondi di eco soffocate e suoni che sembrano giungere da qualsiasi dimensione temporale. Una voce affiora sull’orlo del pozzo della storia. Non ha l’intenzione di ricordare a noi presenti il passato, bensì di far capire lo spessore degli eventi che nel loro staccarsi dagli uomini acquistano valore intrinseco. La tragedia è tale per sè, capace di esistere in uno spazio proprio ed eterno.
Il disco ha una durata totale di 47 minuti e 31 secondi. Questa è la tracklist:
01. The Ship
02. Fickle Sun
(i) Fickle Sun
(ii) The Hour Is Thin
(iii) I’m Set Free