Tanti sono i simboli che rappresentano la storia della nostra città, Milano, e, uno di questi, è sicuramente la Fiera di Sinigallia. Tutti, almeno una volta nella vita, sono stati attratti dalle numerose bancarelle presenti nella fiera simbolo di Milano. La fiera di Sinigallia (o di Sinigaglia o di Senigallia) è uno storico mercatino delle pulci, proprio come “quelli di una volta”, che si svolge a Milano ogni sabato, in precedenza ogni domenica, via via in vari posti vicini o non lontani dalla Darsena. Tra i meneghini è chiamata anche solo e semplicemente Sinigaglia.
La Fiera di Sinigaglia, come già detto, è uno storico mercato delle pulci, il più vecchio di Milano ed affonda le sue radici già dal 1800 nel quartiere Ticinese, lungo la Darsena. Ma come mai questo nome? Negli anni venti, questa piccola-grande fiera era, agli occhi dei milanesi, così ricca e vivace che venne assimilata all’omonima fiera annuale marchigiana della città di Senigallia, tanto da prenderne il nome da tale città. Dapprima posta sul Bastione di Porta Ticinese, venne poi spostata in Porta Ludovica e poi in via Calatafimi; tornò poi a ridosso della Darsena, lungo viale Gabriele D’Annunzio. Nel 2005 la Fiera è stata spostata nei parcheggi della stazione di Porta Genova alla fine di via Valenza, per la costruzione di un parcheggio sotterraneo nella zona intorno alla Darsena.
Una cosa è certa: alla Fiera di Sinigaglia potete trovare di tutto. Essa è un diversivo per i milanesi e non, che godranno di una passeggiata nella zona dei Navigli e allo stesso tempo potranno immergersi in un turbinio di odori antichi e speziati di oggetti di cui, magari, non ne conoscevano l’esistenza. Le bancarelle affiancate sembra facciano a gara per mostrare più colori e più mercanzia possibili. Vi sono oggetti e accessori di ogni stile e per ogni fascia d’età, nuovi o usati, etnici, esotici o italianissimi; si vende di tutto ed è impossibile andare via senza aver comprato – o almeno desiderato di acquistare – un oggettino. Anticaglie e antiquariato, chincaglierie e argenti, abiti e vestiario vari, oggetti di artigianato, casalinghi e arredamento, libri, quadri, oggettistica utile e inutile.
Oltre alla presenza di vari collezionisti, di appassionati di antiquariato, o di semplici turisti, la fiera è da anni un punto di ritrovo per il popolo “alternativo” milanese: vi affluiscono in gran quantità rocker, metallari, punk e “alternativi” in genere, attirati dalla vendita di abbigliamento ed articoli ritenuti consoni ai loro stili. Impossibile annoiarsi lungo questo percorso che rappresenta un’occasione di svago per coloro che passeranno il week-end in città, oppure un passatempo alternativo per coloro che si apprestano a consumare l’aperitivo sui Navigli, o più semplicemente, un’opportunità di curiosare tra le “robe vecchie” di un mercato dalle origini antiche, in una città ultra moderna come Milano.