È la notte, e ancora il mondo impazzisce
E nel mistero il suo viso svanisce
E tu ritorni come di consueto
A musicarmi un pensiero mansueto.
Narrami i ricordi che cambi all’ombra
Del mio affanno, amica di vita,
e nell’armonia dei tuoi sussurri
perdi me, perso nel fondo di un verso.
Nel tuo bel lento danzano i miei giorni
E come la risacca sulla costa
La tua voce mi lacrima nel petto.
Fiore del tramonto, gioia del pianto
O del canto già di molti miei avi,
Cosa ancora doni a questo Occidente?