Immaginatevi Batman e Robin, seduti sull’orlo di un grattacielo di Gotham City, che si baciano sotto il chiarore del batsegnale, e lasciano la città nel caos per trovare un momento di intimità lontano da occhi indiscreti.
L’immagine sembra alquanto strana: siamo abituati a vedere i due supereroi circondati da donne bellissime, e siamo abituati a interpretare i personaggi dotati di super poteri come un’estrema rappresentazione della virilità.
Molto spesso, però, dietro la maschera, oltre l’identità del supereroe, si nasconde anche la sua sessualità. Sono molti, infatti, gli eroi omosessuali, e sono molti gli studi che analizzano da un’altra prospettiva la sessualità degli eroi dei fumetti.
Il caso più eclatante fu quello riguardante, appunto, i fumetti di Batman negli anni 50′: Fredric Wertham, nel suo saggio “Seduction of the Innocent“ (1954), affermava:
“Le storie di Batman sono psicologicamente omosessuali. La tipologia delle avventure di Batman può indurre i bambini a sviluppare fantasie omosessuali, molte delle quali a livello inconscio. Solo chi è completamente all’oscuro dei fondamenti della psichiatria moderna e della psicopatologia sessuale può ignorare la subdola atmosfera omoerotica che pervade le avventure di un uomo adulto come Batman e del suo giovane “amichetto” Robin”.
Gli studi di Wertham che riscontravano nel fumetto scene e dialoghi ambigui, tanto da poter “deviare” la formazioni dei giovani lettori, fecero sì che Batman diventasse una delle prime icone gay nel mondo dei supereroi. Se dell’omosessualità Batman, però, non abbiamo la certezza, sappiamo benissimo che la sua controparte femminile (Batwoman, e non Catwoman), nata nel 1956 e ripresa più tardi nel 2006, è rappresentata da una miliardaria lesbica.
Allontanandoci da Gotham City scopriamo, inoltre, che, in molti casi, le riletture dei fumetti hanno dato vita a interpretazioni omosessuali: è il caso di Wolverine che, in un filone alternativo da quello originale dei Fantastici 4, viene rivisto in chiave omosessuale; oppure di Lanterna Verde, che in un reboot della storia cambia i suoi gusti sessuali.
E’ arrivato, dunque, il momento di abbandonare l’idea classica del supereroe che, oltre a sconfiggere il male con le sue virtù mascoline, riesce sempre a salvare e a conquistare la bella e giovane amata; adesso ad aspettarlo, oltre tutte le difficoltà, c’è una persona del suo stesso sesso. Il tema dell’omosessualità, ormai da tempo, ha già raggiunto e influenzato i fumetti più importanti, riuscendo a entrare in un ambito in cui la tematica dell’amore è sempre stata dominata dall’eterosessualità. Questa rivoluzione, iniziata negli anni 50′, sta coinvolgendo molti dei fumetti storici, e sta creando nella testa degli ideatori pensieri di rinnovamento e di attualizzazione delle tematiche.
A far capo a questa nuova corrente fumettistica, che si allarga sempre di più, è arrivato Deadpool, il primo supereroe pansessuale, che, uscito da poco nelle sale cinematografiche, ha riscontrato un buon successo di pubblico e critica.
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