All’ordine del giorno sono gli articoli che trattano di salute e benessere, sempre più programmi televisivi si occupano di argomenti di carattere medico, per non parlare di tutte quelle trasmissioni di cucina che abbinano alla ricetta i consigli nutrizionali. I loro scopi sono informare in modo generico la popolazione sana, ma soprattutto accattivarsi la simpatia del pubblico, anche tramite stratagemmi da quatto soldi. Il peggiore di questi è l’insinuazione del dubbio. Se fino al secolo scorso era ovvio consumare latte a colazione, adesso sta diventando quasi anormale per colpa di una notizia fatta ben girare sui media; due generazioni fa era scontato mangiare carne più volte a settimana, mentre oggi la scelta vegetariana è in continua crescita, e non sempre per una questione etica.
Semplicemente non si sa più a cosa e a chi credere. Tutta colpa del fatto che personaggi apparentemente autorevoli si schierino contro il parere delle autorità mondiali in fatto di salute e sanità pubblica. Per non parlare del ruolo chiave giocato dalle mode e dalla voglia di sperimentare cose nuove. Indubbiamente chi ha a carico patologie e assume farmaci dovrebbe affidarsi solo ed esclusivamente al parere del medico; la popolazione sana, prima di fare una qualsiasi scelta che potrebbe compromettere il proprio stato di salute, dovrebbe chiedere il consiglio del medico.
Spesso accade che la figura del curante venga sottovalutata all’estremo, fino all’abbandono delle sue indicazioni, portando inevitabilmente a seguire pareri per niente accurati e spesso all’aggravarsi dello stato di salute. Le figure professionali sanitarie sono formate per seguire il metodo scientifico basato su prove di efficacia e non su supposizioni personali, per questo motivo è importante affidarsi ai professionisti abilitati dal Ministero della Salute e non ai cialtroni ospitati nei salotti della tv.
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