Notre-Dame de Paris, opera popolare tratta dall’omonimo capolavoro di Victor Hugo, debutta a Parigi nel 1998, frutto di una fortunata collaborazione tra il paroliere franco-canadese Luc Plamondon (libretto) e Riccardo Cocciante (musica). Il risultato supera anche le più rosee aspettative dei due ideatori, e, sull’onda del successo di pubblico e critica, lo spettacolo viene esportato in tutto il mondo, dalla Russia agli USA, dalla Corea del Sud al Regno Unito.
In Italia debutta nel 2002, e la tournée che segue porterà Notre-Dame de Paris fino al prestigioso palco dell’Arena di Verona, con tanto di diretta nazionale sulla Rai. Il successo nel Bel Paese è immediato e il merito, oltre allo splendido adattamento del poeta e paroliere Pasquale Panella, va certamente a un cast di tutto rispetto: Matteo Setti (Gringoire), Giò Di Tonno (Quasimodo), Lola Ponce (Esmeralda), Vittorio Matteucci (Frollo), Matteo Guerzoni (Clopin), Graziano Galatone (Febo) e Claudia D’Ottavi (Fiordaliso).
Ora, a quasi quindici anni dalla prima edizione, gran parte del cast originale torna a calcare le scene d’Italia, con un tour che, dopo essere rimasto al teatro Linear Ciak di Milano dal 3 marzo al 3 aprile, attraverserà l’intera penisola fino ad autunno inoltrato.
Il primo dei due atti di cui è composto Notre-Dame de Paris si apre con il celeberrimo Il tempo delle cattedrali, in cui il poeta Gringoire/Setti introduce il dramma umano che seguirà contestualizzandolo nella Parigi del 1482, nel pieno della rivoluzione ideologica e culturale che dal Medioevo delle grandi cattedrali porterà all’età dell’umanesimo. Non è un caso se l’unico altro brano di contestualizzazione, posto parallelamente all’inizio del secondo atto, vede un poeta e un prete – figure emblematiche del Medioevo europeo – interrogarsi sull’ondata di novità che viene da Firenze all’alba della Controriforma e di Gutenberg.
Il personaggio che fa da tramite tra la Storia, con la maiuscola, e i drammi privati di Quasimodo e gli altri è Clopin (interpretato dalla new entry Leonardo Di Minno), “re” degli zingari e i reietti che si accalcano davanti alle porte di Notre-Dame. Il sotto-testo sociale, già presente nel romanzo di Hugo, attraversa l’intero spettacolo fino a un climax corale (Liberi), subito seguito dall’inevitabile rovesciamento drammatico (L’attacco a Notre-Dame).
Incastonati in un’intelaiatura di così ampio respiro, si affacciano sulla scena tre personaggi prettamente romanzeschi, complessi e sfaccettati più di chiunque altro. Si tratta di Quasimodo, gobbo campanaro della cattedrale, Frollo, prete nonché mentore di Quasimodo, e il bel capitano delle guardie Febo, promesso sposo a Fiordaliso (Tania Tuccinardi). Tre personaggi così diversi le cui voci, così come i loro destini, si intrecciano in Bella, celebre brano corale in cui ciascuno canta il proprio amore per la gitana Esmeralda. Ed è un amore, quello protagonista di Notre-Dame de Paris, drammaticamente cieco, governato da un destino che non concede nulla a chi lo invoca (“anche a noi stracci della terra la vita piacerebbe bella” urla Quasimodo, interpretato nel secondo atto da un intensissimo Angelo Del Vecchio), ben lontano dalla versione edulcorata portata sullo schermo dalla Disney.
Ma il personaggio che più di tutti dà voce alla propria lotta interiore è Claude Frollo. Matteucci interpreta alla perfezione la fragile durezza di un uomo pronto a sprofondare all’inferno pur di soddisfare la propria passione proibita, e, a distanza di anni dalla prima rappresentazione, il suo Frollo perde un po’ della gelida durezza scenica che lo caratterizzava nel 2002 per farsi uomo stremato nel corpo e nella voce, dilaniato da un catulliano Odi et amo.
Non potendo sviscerare punto per punto ogni singolo personaggio e brano, basti questo breve assaggio di analisi per convincere anche i più riottosi ad accaparrarsi gli ultimi biglietti della tappa milanese, che – ricordo – rimarrà al Linear Ciak fino al 3 aprile.
A seguire l’elenco completo del tour 2016, con l’invito a seguire la pagina ufficiale per eventuali modifiche o aggiunte:
Ecco a voi tutte le date del tour italiano:
MILANO fino al 3 aprile
TRIESTE dal 6 al 10 aprile
BARI dal 13 al 18 aprile
NAPOLI dal 20 al 25 aprile
EBOLI dal 30 aprile al 1 maggio
CONEGLIANO dal 6 al 8 maggio
FIRENZE dal 11 al 16 maggio
TORINO dal 19 al 22 maggio
PESARO dal 26 al 29 maggio
PERUGIA dal 3 al 5 giugno
ROMA dal 9 giugno
PARMA dal 3 luglio
PALERMO dal 16 al 24 luglio
AGRIGENTO dal 28 al 30 luglio
TORRE DEL LAGO dal 15 al 19 agosto
CHIETI dal 24 al 27 agosto
VERONA dal 1 settembre
REGGIO CALABRIA 25 e 26 novembre
Crediti