Dopo aver steso le dieci categorie maschili nel periodo di San Valentino, per le pari opportunità, in occasione dell’8 Marzo ecco qui un decalogo delle tipologie di donzelle riscontrabili nell’opera. Infatti nemmeno il gentil sesso è esente da osservazioni!
Vale la medesima premessa, ossia che questo mio decalogo è parziale e che le eroine nell’opera hanno tendenzialmente caratteristiche estremizzate o romanzate, per cui pongo sotto lente d’ingrandimento la compagine femminile per riflettere o farci due risate.
1 – La gelosa
È una donna affascinante, determinata che sa come compiacere il proprio compagno in ogni richiesta. Ha però una caratteristica che potrebbe compromettere l’equilibrio: una cieca e furiosa gelosia. Floria Tosca, protagonista dell’omonima opera di Puccini, è una cantante che soffre di questo problema a tal punto che, seppure indirettamente, provoca il precipitare della tragedia a cui ella e il suo amante Mario sono condannati per le perfide macchinazioni di Scarpia. Tutto nasce da un’insicurezza di base che fa temere di perdere il controllo e il possesso della persona amata vedendo in ogni cosa una potenziale minaccia, non verificando la veridicità del sospetto che si nutre. Ella prova affetto sincero ma dovrete impegnarvi spesso in rassicurazioni se non volete finire sempre a litigare.
2 – L’ingenua
Ragazza semplice, spontanea e facile preda degli inganni maschili per la sua inesperienza. Gilda, figlia del buffone Rigoletto, è un esempio lampante in tal senso. Pia, dedita alla cura della casa e del padre, la ragazza si fa ammaliare dalla parlantina suadente del Duca di Mantova (presentatosi a lei sotto mentite spoglie) e la inganna per poi disonorarla. Nonostante il fatto che Rigoletto le farà toccare con mano l’infedeltà del Duca, deciderà ugualmente di salvare la vita dell’amato dalla trappola tesagli dal buffone e dal criminale locale Sparafucile. Il candore con la quale ella presta fede all’uomo che adora è stolta e adorabile allo stesso tempo perché la sua inesperienza la porta a essere poco razionale. Il suo non essere smaliziata però non deve automaticamente giustificare l’abuso del suo candore, azione che sarebbe riprovevole.
3 – La pragmatica
Una personalità matura, che sa cavarsela nella vita grazie alle sue esperienze, dignitosa, che sa amare ma non si perde in futili romanticherie. Susanna, ne Le nozze di Figaro di Mozart, è senza dubbio una donna concreta e leale che per coronare il suo sogno di sposarsi con il fidanzato Figaro mette in atto ogni sorta di stratagemma, riuscendo anche a sfuggire alle mire del Conte d’Almaviva. È sicuramente una compagna ideale per le sue qualità pratiche e il suo essere intraprendente ma se pensate di poterla controllare a vostro piacimento avete capito male: autonoma, astuta e sicura di sé, non tollera alcuna imposizione né gelosia perché se vi ama davvero vi sarà fedele altrimenti vi lascerà senza mezzi termini. La chiarezza prima di tutto.
4 – La frignona
Se credete che la donna fragile, che tende a mostrarsi indifesa e vessata dalla sorte sia la risposta al vostro istinto protettivo… probabilmente non avete ragione se considerate che possa essere la vostra rovina. La principessa etiope Aida a prima vista non si direbbe essere oggetto di critiche: da sovrana è costretta a nascondere le proprie origini per non rischiare la vita e diventa schiava della figlia del Faraone, sua rivale in amore tanto per peggiorare le cose. Il problema risulta nel suo atteggiamento di fronte alla situazione: la sola cosa che fa è lamentarsi, pregare il cielo, piangere su se stessa, per il suo amore complicato, per il suo regno senza in effetti trovare il piglio nobile che dovrebbe contraddistinguerla e trovare la dignità necessaria per riflettere lucidamente. Il suo poi esser così poco risolutiva e lamentosa porterà se stessa e l’amato a una fine orribile: sepolti vivi. Essere risoluta non fa male, insomma.
5 – La romantica
Gentile, dolce, che ama quelle cose che han nome poesia… o anche solo film d’amore e che sogna una vita piena di sentimenti sinceri, momenti di piccole felicità. Mimì, la fanciulla amata da Rodolfo ne La Bohéme di Puccini, è la classica romantica ma non con la testa fra le nuvole. È lei infatti a prendere in mano la sua relazione quando il suo amante comincia a comportarsi in maniera infantile perché non sa affrontare la malattia di cui ella è afflitta. Tendenzialmente di natura mite e garbata, è dotata di fantasia e adora leggere, sentire la musica, immergersi nell’arte e perdersi in albe lunari o tramonti. Per questo suo animo quasi poetico è sensibile e delicata, per cui sciuparla con volgarità sarebbe un peccato, provocando delusioni che spezzerebbero la magia. Magari è un po’ sedentaria, ma deve pur esserci un difetto, no?
6 – La seduttrice
Se volete una donna ardente, capace di catturare gli animi con uno sguardo o una semplice mossa, il prototipo alla Carmen di Bizet è quello che fa per voi. Certo, dovrete convivere con una donna che ama la libertà, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Per cui sarete l’unico soltanto fino a quando lei non deciderà di volgere le sue mire altrove. Difficile resistere a questa femme fatale: se vi desidera farà di tutto per avervi e a quel punto “prende garde à toi!”. Potrete condividere avventure appassionate, piene di adrenalina e di certo non vi annoierete. Esperta nell’arte della seduzione potrà anche accendere i vostri desideri ma non cercate di rinchiuderla in una relazione tradizionale perché vi riderà in faccia e vi sfuggirà canticchiando senza pensarci sopra.
7 – La donna leader
Non solo gli uomini posso avere posizioni di comando, anche il gentil sesso può assumere un ruolo di guida e svolgerlo con piene capacità. Norma, a capo dell’ordine delle druidesse nella tribù gallica nell’omonima opera di Bellini, è anche profetessa e interprete del volere degli dei, per cui tenuta in alta considerazione nel villaggio. Molte decisioni politiche, come per esempio l’avvio dell’attacco agli invasori romani, dipendono da un suo detto. Le sue qualità di leader: fortezza, autorevolezza, lucidità e senso pratico vengono però sconquassate dagli avvenimenti della sua vita privata. Così i sentimenti repressi per meglio eseguire il suo ruolo esplodono con violenza. Senza eccedere negli impeti vendicativi di Norma contro il compagno fedifrago, è una persona solida ed efficiente nell’ambito lavorativo, dedita anche passionalmente alla vita sentimentale ma i piani possono sovrapporsi rendendo non facile la convivenza.
8 – La traviata
A volte il fascino può derivare anche dalle scelte di vita compiute da una certa persona, che la rendono unica e magari irraggiungibile. Specialmente se il percorso non è stato lineare ma ha assunto una piega non convenzionale o che va contro le consuetudini. Violetta Valéry, la celeberrima cortigiana parigina immortalata da Verdi, è un’icona di donna divisa fra il destino (di essere meretrice) e il desiderio (di amare), che per vari casi della vita si è trovata a vivere un’esistenza fuori dagli schemi comuni e per questo l’è preclusa ogni altra strada. Il passato le ritorna per bocca di Germont, padre del suo amante Alfredo, stringendola al patto di abbandonare il suo amore per salvaguardare l’onore della famiglia, conducendola a una fine infelice.
9 – La subdola
Sono donne pericolose, senza scrupoli, che utilizzano il proprio fascino e la propria capacità seduttiva per ammaliare e ottenere ciò che desiderano. Lady Macbeth, moglie del condottiero scozzese Macbeth musicato dal cigno di Busseto, pur di ottenere il potere persuade il coniuge a compiere le più sanguinose azioni incurante di ogni morale. Invece di consolidare la posizione ottenuta, per ambizione sfrenata non si accontenta e fa nascere nello sposo la smania e la superstizione. In questo caso non è detto che l’estetica sia determinante quando si ha uno spirito persuasivo e subdolo in grado di far perdere la testa con moine, piccoli ricatti emotivi e altre simili mosse. Il pericolo può essere affascinante ma non controllabile… Fare attenzione!
10 – La vittima
Una devozione al limite del servile e la propensione al martirio per un amore assoluto sono sentimenti che animano ragazze dagli alti ideali. Spesso troppo alti e mal destinati. Un atteggiamento riscontrabile nella dolce Liù in Turandot schiava nel palazzo del sovrano tartaro Timur che, per amore del principe Calaf, ha continuato a servire e aiutare nonostante la caduta del regno. Tutta la sua dedizione e il suo affetto per un gentile sorriso che un giorno l’uomo le regalò in passato. Una semplicità disarmante e da elogiare perché ce ne sono poche di ragazze così genuine, eppure anche questo eccesso è complesso da affrontare in quanto, nel caso contemporaneo di una eventuale rottura, potreste sentirvi in colpa nei suoi confronti per pietà, magari da lei stessa prodotta involontariamente. Sincerità e chiarezza sui vostri intenti potranno quanto meno farvi star sereni con la coscienza.
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