Quando si parla di lavoro creativo, fare parte di un gruppo è incredibilmente importante: modi differenti di vedere il mondo, diverse abilità e conoscenze si mischiano per dare vita a qualcosa di assolutamente nuovo e innovativo. Vedersi ed essere in contatto fisico è indispensabile: il lavoro creativo, sia questo design o dirigere un giornale, richiede che ci si comporti come in un laboratorio sperimentale. Ogni idea viene torturata, messa alla prova e analizzata da più occhi, e con il contributo di tutti, si costruisce il progetto.
Le nuove tecnologie e molti social media però permettono di lavorare remotamente, ognuno da casa propria o in diverse parti del mondo, apparentemente rendendo la vita di tutti più semplice. Ma che effetto ha sulla creatività e sui legami interni al gruppo? Il progetto viene rafforzato o complessivamente indebolito?
Se dividiamo il lavoro creativo di gruppo in tre “momenti” potremmo delineare una fase creativa, come quella che ho appena descritto, una fase di pianificazione e una di produzione. Durante la fase creativa, il ruolo dei social media non è essenziale, ma aiuta immensamente a fissare le idee avute durante il brainstorming e a condividere il materiale che le ha ispirate. Tuttavia, quando si passa alla fase di pianificazione e alla produzione, i social media diventano incredibilmente importanti: permettono di fissare le informazioni, di condividere il materiale prodotto con facilità e di ottimizzare i tempi di correzione. Come sostengono Luther e Bruckman in una ricerca condotta sulla leadership nei team che lavorano remotamente, ricevere feedback in tempo reale può ottimizzare i tempi di lavoro e soprattutto lascia poco spazio per incomprensioni: le informazioni devono essere precise ed è difficile perdersi in giri di parole.
E a proposito del team? Che ruolo hanno i social media sui legami sociali?
Come sostiene Richard Sennet nel suo libro “Insieme. Rituali, politiche e piaceri della collaborazione”: un team è forte quando le relazioni fra i membri sono informali e si costruiscono attorno agli eventi “triviali” che scandiscono il tempo durante un lavoro di gruppo. I social media hanno l’incredibile potere di rafforzare questi rapporti informali, facendo risuonare lo scherzo, il gioco o il gossip.
I social media rappresentano quindi un utilissimo strumento nelle mani dei creativi, ma bisogna ricordare che sono sempre uno strumento. La creatività pura avrà sempre bisogno di piccole scoperte casuali, piccole ispirazioni che solo lo stare insieme può dare.
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