Caffè Letterario 2.0, una sfida per amore della cultura

Negli ultimi decenni si è assistito a un progressivo indebolimento della cultura nella società. Sempre meno spazio è dedicato alla letteratura e al mondo delle lettere. Già nel 1993, il critico italiano Cesare Segre nell’opera, significativamente chiamata Notizie dalla crisi, scriveva: “La letteratura ha un prestigio sempre  più scarso tra le molte e rumorose offerte del mondo attuali“. Oggi, quindi, la sfida per gli amanti delle humanae litterae, è quella di continuare a trasmettere l’amore per i libri, tesori inestimabili. E poiché «Lo Sbuffo» vuole essere un microfono sempre aperto sulla realtà, vi parleremo di un progetto portato avanti da tre studentesse che hanno saputo coniugare la passione per la letteratura ai nuovi mezzi di comunicazione virtuale. Stiamo parlando di Caffè Letterario 2.0. Conosciamolo meglio attraverso questa intervista.

Com’è nata l’idea di un blog sulla letteratura?

L’idea di un blog letterario è nata da una profonda passione per i libri e dalla convinzione che questi siano scrigni pieni di significati. Prima ancora che il blog, è nato un caffè letterario come incontri mensili tra compagni di università. Scelto un libro, ci diamo appuntamento al bar vicino all’università per discuterne. In un secondo momento, abbiamo desiderato ampliare questa nostra discussione a più persone possibili, creando un blog di letteratura. Nel nostro blog, oltre a scrivere un resoconto dei nostri incontri, vorremmo consigliare alcune letture, offrire un giudizio su alcuni libri da poco usciti, riproporre alcuni testi classici.

In che modo cercate di avvicinare i “non amanti” o “non lettori” a questo mondo?

La lettura è al giorno d’oggi un’ attività poco amata. Allo stesso tempo, però, le librerie ci propongono ogni giorno un’infinità di nuovi libri e spesso un “non lettore” fa fatica a trovare ciò che corrisponde ai propri gusti. Attraverso il nostro blog, vorremo proporre alcuni libri che non possiamo lasciarci sfuggire.

Di cosa si occupa il Caffè Letterario 2.0? Perché questo nome?

A partire dal 1700, in Francia, nacque l’abitudine da parte di intellettuali, artisti e scrittori di ritrovarsi nei caffè per scambiarsi i propri pareri sulla letteratura contemporanea, le proprie opere e idee spesso rivoluzionarie sul presente. Con Caffè Letterario 2.0 abbiamo cercato di rivivere questo clima, in cui la cultura e la letteratura diventano un argomento di attualità. Inoltre, viviamo ormai in un mondo totalmente virtuale. Facebook, Twitter, Instagram hanno invaso le nostre vite, il nostro blog si propone di utilizzare il potenziale web per trasmettere i suoi contenuti a più persone possibili. Se nel ‘700 il punto d’incontro e di trasmissione del sapere erano i caffè, oggi sono i social e il caffè del XXI secolo non poteva non essere che 2.0.

Che cosa offre il vostro blog di speciale rispetto a tanti altri che circolano sulla rete? Qual è il successo di un blog vincente?

Caffè Letterario 2.0, oltre a offrire recensioni e riflessioni a partire dai libri, vorrebbe essere uno spazio di discussione tra lettori e amanti della letteratura. Solo il dialogo può far sì che i libri escano dalle librerie e dalle biblioteche impolverate e tornino a fare parte delle nostre vite.

Quali sono i progetti futuri del Caffè Letterario 2.0? Potreste darci qualche anticipazione?

L’unico desiderio che abbiamo è di poter avvicinare più persone possibili al mondo della lettura e dei libri. Così come la letteratura ha cambiato le nostre vite, ci auguriamo che questo possa accadere anche per tanti altri giovani. Il nostro progetto sarebbe, quindi, quello di coinvolgere sempre più ragazzi nella redazione del blog e poter così offrire più spunti sulle letture del momento.


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